Una piantagione di marijuana realizzata all’interno della propria abitazione e ben nascosta è stata scoperta alla periferia di Palermo
I carabinieri della stazione di Brancaccio hanno tratto arrestato marito e moglie che in una stanza della propria abitazione, avevano allestito proprio una piantagione di cannabis.
All’interno dell’abitazione c’erano oltre 70 piante di 60 centimetri di altezza media ciascuna ed era ben curata e organizzata.
La piantagione, scoperta dai militari con i cani antidroga del nucleo di Villagrazia, aveva i condizionatori, lampade alogene, fertilizzanti, ed è in uno spazio della casa facilmente accessibile sia ai coniugi che ai loro figli minori.
L’impianto era alimentato come accertato dai tecnici dell’Enel con un allaccio abusivo alla rete elettrica. L’arresto dei due è stato convalidato dal gip del Tribunale di Palermo.
Le piante sono state campionate e saranno analizzate dal Laboratorio Analisi Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.
Quello delle piantagioni di marijuana in casa è un fenomeno in crescita che mostra parecchi precedenti. meno di due mesi fa la polizia ha arrestato un palermitano di 56 anni con l’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente e furto di energia elettrica. La misura cautelare è maturata a seguito di una segnalazione anonima giunta alla sala operativa della questura riguardante una presunta coltivazione di marijuana in un’abitazione del quartiere “Falsomiele”. Poliziotti appartenenti al commissariato “Oreto-Stazione” hanno quindi predisposto un apposito servizio con unità cinofila antidroga per accertare se, nell’abitazione segnalata, fosse stata avviata l’illecita attività.
I poliziotti durante le fasi della perquisizione hanno chiesto inoltre l’intervento di personale E-Distribuzione che, giunto sul posto, ha accertato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica sia dell’abitazione che dell’impianto utilizzato per la coltivazione della sostanza stupefacente. L’uomo, che avrebbe ammesso le proprie responsabilità, è stato arrestato perché colto nella flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana e furto di energia elettrica. In sede di “direttissima” l’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.