Continua la via crucis in Consiglio Comunale del piano triennale delle opere pubbliche. Nuova seduta flop a Sala delle Lapidi, che non si è nemmeno aperta per mancanza del numero legale.
Un atto, quello su infrastrutture e progetti per la città, già respinto il 15 aprile scorso e ripresentato per salvare tutti i progetti già finanziati previsti in esso. Ma ciò ha provocato soltanto un braccio di ferro fra l’ex maggioranza e le opposizioni, conclusosi al momento senza significativi passi in avanti.
Ennesimo flop a Sala delle Lapidi
Tanti i punti che continuano a far discutere: dal principio di progressione tra il piano 20-22 e il 21-23, alla legislazione di riferimento che impone l’approvazione dell’atto. Elemento sul quale si è espressa anche l’avvocatura comunale, ma che non ha chiarito i dubbi di alcuni consiglieri.
Insomma, lo status quo continua. Intanto, il rischio è quello di perdere i finanziamenti relativi ad esempi ai progetti inseriti in agenda urbana. Fra questi, quelli relativi al rinnovamento degli impianti d’illuminazione del capoluogo siciliano, all’edilizia scolastica, alla riforestazione di Monte Pellegrino e alla riqualificazione della costa.
Ma “l’attore principale” della vicenda è sicuramente il tram. Nella giornata di giovedì, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, ospite di Casa Minutella, ha definito come “criminale” la mancata approvazione del piano triennale. Ciò all’alba di un nuovo finanziamento da 23 milioni di euro relativo al sistema tram.
L’attacco dell’ex maggioranza e del M5S
Stanchi della situazione i rappresentanti dell’ex maggioranza, ovvero i consiglieri di PD, Sinistra Comune ed Avanti Insieme. Gruppi ai quali si aggiungono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Gli esponenti di Sala delle Lapidi hanno così deciso di effettuare una dura presa di posizione. Azione nata per spingere chi non vuole andare avanti nella trattazione dell’atto ad uscire alla scoperto.
“Oggi ancora una volta la maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale ha trovato l’ennesimo espediente per non affrontare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Ciò disertando l’Aula. Esso è un atto necessario a sbloccare opere importanti per la nostra città. E per non perdere finanziamenti per infrastrutture fondamentali come l’illuminazione pubblica; la manutenzione di edifici scolastici e il Tram”.
“Boicottaggio che paga la città”
Consiglieri che non lesinano stoccate nei confronti dei gruppi di opposizione. “Questo boicottaggio lo sta già pagando la città. Nessun altra considerazione politica può nascondere l’evidenza che la maggioranza dei componenti dell’attuale Consiglio trova accordi solo sul “non fare” e sul posticipare le vicende più delicate e urgenti.
E’ evidente che approvare il piano con ulteriore ritardo pregiudicherebbe la possibilità di effettuare le gare e gli atti conseguenti”.
“Votare l’atto entro la prossima settimana”
“Quindi, renderebbe inefficace l’approvazione del piano stesso. Ciò determinando la perdita di milioni di euro già stanziati. Per questo chiederemo alla conferenza dei capigruppo di impegnarsi a votare l’atto entro e non oltre il termine della prossima settimana. Chi ha deciso di bocciare il piano triennale e oggi non consente di tornare a discuterlo dovrà assumersi le proprie responsabilità. Sia di fronte al Consiglio Comunale ma, soprattutto, di fronte alla città.
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