Via libera alle procedure del piano rifiuti per la realizzazione di 8 ‘valorizzatori’ in Sicilia, due di medie dimensioni e 6 di dimensioni minori. E’ stato incardinato in giunta il piano stralcio sui rifiuti ma nel corso della giunta odierna, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha sottolineato che non si tratta di un piano per la termovalorizzazione dei rifiuti ma per la valorizzazione di circa settecentomila tonnellate, che corrispondono a un terzo dei rifiuti prodotti annualmente in Sicilia.
“Si ribadisce il concetto di valorizzazione – dice Crocetta che già ieri aveva puntato sul concetto di valorizzazione e non termovalorizzazione come novità del piano – poiché la tecnologia, oggi, permette di utilizzare impianti innovativi e a zero impatto ambientale”.
Con queste premesse, il Dipartimento rifiuti, dopo l’approvazione del piano, pubblicherà un bando per la manifestazione di interesse in project financing, per la realizzazione e la gestione dell’impiantistica.
I progetti verranno valutati sulla base della loro compatibilità ambientale, in considerazione del fatto che i livelli di emissione, devono essere il 70% in meno, rispetto a quelli indicati dalla normativa europea e sulla base della
loro convenienza economica.
Nel piano rifiuti vengono indicati i siti compatibili per l’istallazione degli impianti, che saranno lontani dai centri abitati e di piccola capacità.
La loro distribuzione viene prevista con capacità da 200 tonnellate ciascuno nelle città metropolitane di Catania e Palermo e, le restanti 300, nel resto della Sicilia divise in sei impianti da 50 tonnellate o in 4 da 80 tonnellate.
Ma più che del piano Crocetta parla e vuole parlare dei termini usati per descrivere gli impianti “Il presidente fa ancora una volta appello a tutti – si legge nella sua nota – affinché non si parli di termovalorizzazione ma di valorizzazione. L’obiettivo del piano, infatti, non è quello di smaltire i rifiuti con gli inceneritori, ma di valorizzarli con una tecnologia che rispetti l’ambiente e tuteli la salute dei cittadini”.
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