Continua a regnare la confusione più totale all’interno del Consiglio Comunale di Palermo. Dopo le polemiche derivate dalla trattazione della delibera sul nuovo tariffario TARI, per la cronaca ancora da approvare, gli esponenti di Sala delle Lapidi si sono impantanati nell’ennesima seduta di transizione.
Ad essere “protagonista”, si fa per dire, del dibattito d’aula è stato il piano regolatore generale, un atto dal forte rilievo politico. Un documento prima prelevato per la trattazione e, dopo oltre un’ora di sospensione, accantonato per esigenze operative. La motivazione data dai consiglieri comunali faceva riferimento all’esigenza di trattare gli atti propedeutici al piano di riequilibrio. Atto che va approvato necessariamente entro il 31 gennaio e sul quale al momento non c’è convergenza delle forze d’opposizione. Ma qualcuno non ci sta e, durante la seduta, ha parlato apertamente di sabotaggio dell’atto.
Consiglio Comunale “lunatico” sul piano regolatore generale
Una seduta, quella odierna, svolta ancora in regime di modalità a distanza. Ciò a causa del nuovo picco pandemico da covid-19, manifestato anche nei diversi casi di positività che hanno colpito diversi esponenti di Sala delle Lapidi nelle ultime settimane. Il dibattito, in prosecuzione dalla seduta di ieri, è stato aperto dalla polemica instaurata dal consigliere comunale di Italia Viva Francesco Bertolino, che ha puntato il dito contro l’assessore Paolo Petralia Camassa in merito all’aumento del tariffario sugli impianti sportivi. Il presidente della V Commissione ha così chiesto una seduta di consiglio dedicata al tema, sottolineando il “colpevole silenzio” dell’esponente della Giunta Orlando. Richiesta alla quale si è associato anche il capogruppo di “Sicilia Futura” Gianluca Inzerillo.
Dopo di che, l’Aula ha dibattuto sul prelievo dell’atto relativo al piano regolatore generale. Documento prelevato senza grossi patemi d’animo, con 24 voti favorevoli e solo cinque contrari (Amella, Lo Monaco, Randazzo, Inzerillo e Zacco). Ma, mentre si stava entrando nel merito del documento, la consigliera comunale del Partito Democratico Milena Gentile ha chiesto di accantonare l’atto. Ciò per la nota esigenza di trattare gli atti relativi al piano di riequilibrio. Richiesta alla quale si è associata la capogruppo di Sinistra Comune Barbara Evola. Risultato: seduta sospesa per oltre un’ora e conferenza dei capogruppo di fuoco, risolta appunto nel successivo voto d’accantonamento dell’atto. Critici in merito l’esponente di Fratelli d’Italia Girolamo Russo e la consigliera del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi, i quali hanno parlato apertamente di “sabotaggio”.
Giusto Catania lancia la sfida sull’atto
Sul piano regolatore generale è intervenuto, nel pomeriggio, l’assessore al Ramo Giusto Catania. L’esponente di Sinistra Comune ha lanciato la sfida al Consiglio Comunale, chiedendo apertamente un confronto sull’atto. Dibattito che difficilmente avverrà, visto le reticenze delle opposizione che hanno “sfiduciato” nei mesi scorsi proprio lo stesso Catania.
“Credo che questo Consiglio comunale abbia un’occasione storica – sottolinea Catania nella sua lettera -. L’adozione dello strumento urbanistico rappresenta una grande opportunità per dare regole certe alla città e per consentire la svolta ecologica per Palermo. Credo che ci siano ancora i tempi per consentire al Consiglio comunale di adottare l’atto deliberativo prima della conclusione del mandato”.
“Calendarizzare sedute per trattare l’atto”
Inoltre l’assessore Catania ha evidenziato che, fino ad ora, non è stato dato seguito al percorso definito. “Avevamo stabilito, in una conferenza dei capigruppo svolta mesi fa, un cronoprogramma per trattare l’atto deliberativo. Il primo momento di questo percorso prevedeva la relazione del Sindaco, dell’Assessore all’urbanistica e degli uffici al fine di inquadrare le linee strategiche generali del piano”.
Catania, nella missiva, ha sottolineato che vi sono ampi margini per riprendere il percorso. “La rinnovata volontà dell’organo consiliare, manifestata nella seduta odierna, rappresenta un elemento di novità che l’Amministrazione comunale non intende lasciar cadere e pertanto, nei prossimi giorni, sarà mia cura sollecitare la Commissione competente e i Consigli di circoscrizione a calendarizzare le sedute necessarie al fine di acquisire i pareri propedeutici all’atto”
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