La pianificazione di Palermo, la riqualificazione della costa sud, il porto della Bandita, il parco Libero Grassi e il piano parcheggi. Sono stati questi i temi affrontati nella puntata di Talk Sicilia, la trasmissione di approfondimento di Blog Sicilia, con ospite il presidente della commissione urbanistica di Palermo Antonio Rini.
Il botta e risposta con l’opposizione
La consigliera Giulia Argiroffi nel corso della puntata di Talk Sicilia ha detto che la pianificazione di Palermo è stata scippata dal consiglio comunale. Come replica?
Il piano regolatore generale è stato ritirato dall’amministrazione comunale per una ragione ben precisa perché si è dato seguito a quelli che sono i nuovi adempimenti che prevedevano l’adozione delle linee guida del piano urbanistico generale. Uno strumento che modifica la vecchia concezione del Prg. Le osservazioni al piano, con il vecchio sistema, arrivavano a conclusione dell’iter. L’amministrazione faceva le sue scelte, si chiudeva nelle segrete stanze con dei tecnici super qualificati e tutto ciò non era accessibile al cittadino. Quest’ ultimo si ritrovava un pacchetto di norme e di pianificazione già redatto e qualora avesse voluto far valere le proprie ragioni avrebbe dovuto farlo o con i ricorsi o con strumenti sicuramente erano lunghi e articolati. a partire da adesso l’iter cambia per cui la fase della conciliazione, la fase del dialogo quella dell’ascolto è invertita. Si istituisce il cosiddetto Urban Center allestito presso il plesso dell’edilizia privata. Qui tutti coloro in questa sede possono far valere le proprie istanze. Poi il prodotto finito sarà quello che avverrà approvato.
Cosa cambia?
Ad esempio è stato aperto un dialogo con le associazioni di categoria. E’ stato istituito l’osservatorio, cosa che non era mai stata fatta, coinvolgendo tutti gli ordini professionali. La mia commissione ha avuto un approccio non fazioso o ideologico su questi temi, ma di tipo pratico e tecnico. Per questo tutti gli emendamenti in commissione passano all’unanimità, perché nelle decisioni c’è un apporto tecnico, costruttivo, intelligente.
Il Pug non verrà approvato entro la legislatura. E’ così?
Non so se verrà approvato, ma sicuramente verrà istituito l’Urban Center perché il PUG comporta tanti passaggi. Saranno incaricati i tecnici per verificare tutti gli aspetti della pianificazione. Sono state avviate le gare per dare affidare a dei professionisti esterni la redazione di vari studi, statistici, idraulici e così via. Quindi si sta cercando di incanalare i vari adempimenti affinché si possa arrivare quantomeno alla fine della consiliatura all’approvazione del testo definitivo.
Cosa rappresenta tutto questo per Palermo?
Questo lavoro cambia totalmente la strategia. Io vorrei che chi ci ascoltasse comprendesse la complessità di quello di cui stiamo parlando. Il piano urbanistico generale si deve armonizzare con il piano della mobilità urbana, la mobilità sostenibile (Pums) e con il piano di utilizzo del demanio marittimo. Mettere insieme un’idea di città che nasce dall’interlocuzione con altri enti, come la Regione, l’Autorità portuale, la città metropolitana, ad esempio. Quando si parla di mobilità è inutile pensare ancora alla mobilità soltanto cittadina, ma è evidente che occorre pensare a una mobilità su vasta scala. Se si pensa che l’ultimo piano regolatore risale a più di 25 anni fa risulta evidente la complessità di quanto si sta facendo. La nostra commissione ha puntato sulla legalità alla luce delle ultime vicende che si sono verificate per non dare spazio alla speculazione edilizia. In alcuni nostri provvedimenti abbiamo apposto dei vincoli e tutti i nostri emendamenti e le delibere sono improntate al consumo di suolo zero, alla riqualificazione, all’introduzione del verde e al principio dell’invarianza idraulica cioè quelli legati alla rispetto ambientale.
Quali i progetti che sono in campo?
Sono state avviate già le gare per la riqualificazione del porto, della Bandita, del lungomare e della riqualificazione della foce dell’Oreto e delle costa sud il parco Libero Grassi. Sono stati avviati i lavori di riqualificazione e di bonifica, perché tutto quel tratto di costa non è più un miraggio. Sono stati stanziati diversi milioni di euro per le bonifiche. Sono le conseguenze del saccheggio di Palermo del cosiddetto sacco di Palermo, di quella pagina buia della nostra storia che oggi noi ci portano a spendere oltre 18 milioni di euro per ripulire quei luoghi da sostanze pericolose che si trovano in quella zona.
Quali sono i tempi?
I tempi sono velocissimi perché si deve terminare tutto entro il 2026 e ricordiamo per chi ci sta ascoltando che la fortuna di attingere i cosiddetti fondi del Pnrr non da soltanto la possibilità di avviare i progetti, ma di poter usufruire dei poteri commissariali che, rispetto agli iter a volte burocratici, così articolati, così elefantiaci, sono molto più spediti. Motivo per cui tutto questo non sarà soltanto il libro dei sogni, ma si realizzerà presto. È ovviamente la riqualificazione della costa sud servirà anche a decongestionare un tratto di costa che ad oggi vede tutti i palermitani fruire della costa nord, quindi quella più legata a Mondello, Sferracavallo e Arenella e quindi questo servirà anche per restituire il mare alla città e la città al mare. Faccio un esempio per tutti. Si stanno realizzando i lavori in via Crispi del cosiddetto Waterfront. Grazie alla sinergia con l’Autorità portuale, verrà realizzata una passerella sopra la via Crispi proprio per far decongestionare il traffico, visto che al momento c’è un semaforo pedonale per il passaggio dei croceristi che spesso crea lunghe code.
Parlando di mobilità, c’è la questione dei parcheggi. A che punto siamo?
Le gare sono andate sono andate deserte oggi e sono stati applicati dei correttivi che tra l’altro sono stati sollecitati anche da alcune associazioni di categoria che hanno fatto notare che c’erano dei refusi presso i capitolati per cui rendevano antieconomica la partecipazione alla gara. In effetti devo dire che sono stati tristemente profetici in quanto effettivamente le gare sono andate deserte. Il piano parcheggi si dovrà realizzare e soprattutto anche con una ritrovata armonia e sinergia interistituzionale sovra istituzionale e grazie anche ad alcuni fondi che sono stati reperiti dall’Assessorato regionale alla mobilità che sta provando a realizzarli con fondi pubblici. Grazie al partenariato che tra pubblico privatosi potranno avere dei parcheggi ma non tutti quelli che sarebbero necessari. Su questo c’è un approfondimento da parte dell’amministrazione e si sta discutendo di realizzarli interamente con fondi pubblici in modo tale che sia impossibile che le gare possano andare deserte.
La video intervista integrale
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