E’ in condizioni gravissime, sempre in coma con poche speranze di riprendersi ma non si può iniziare l’osservazione per morte cerebrale perché il giovane picchiato giovedì scorso in via Maqueda a Palermo non ha documenti e non è stata ancora identificata.

Il giovane, che viene indicato come diciassettenne, è rimasto vittima di un pestaggio tre giorni fa nel tratto di via Maueda, nel centro di Palermo, che viene definito “La terra di nessuno” per i troppi episodi di violenza di cui è teatro. Il ragazzo è di origini nordafricane, quasi certamente tunisino, probabilmente arrivato in Sicilia con un barcone.

La vicenda

Giovedì scorso era insieme ad un gruppo di giovani migranti entrato in contrasto con un venditore ambulante palermitano tra via Maqueda e via Fiume, nel pieno del centro storico del capoluogo siciliano, a pochi passi dal mercato popolare di Ballarò. Sono in corso indagini per comprendere la dinamica dell’accaduto, ma a disperdere il gruppo di migranti stranieri e a ridurre in fin di vita il 17enne sarebbero stati alcuni italiani.

L’identità del giovane non è stata ancora ricostruita nemmeno attraverso i sistemi di tracciamento a disposizione delle forze dell’ordine. Dato che si tratta di un minorenne i medici del Policlinico, dove il paziente è ricoverato in Terapia intensiva, prima di avviare le procedure per il fine vita devono avvisare i familiari, cosa finora impossibile. Sulla vicenda indagano la procura ordinaria e quella per i minorenni, dato che nella rissa sfociata nel pestaggio sono coinvolti anche minorenni stranieri.

La paura e la richiesta di aiuto dei residenti

“Dopo i fatti accaduti ieri sera (giovedì scorso ndr), che sono solo l’ennesima giornata di violenza “vedi i precedenti”  nello specifico la rissa che ha coinvolto un ragazzo di 17 anni che si trova in gravi condizioni e a cui va un augurio di pronta guarigione. Il gruppo continua a sollecitare al prefetto di Palermo Massimo Mariani, al questore di Palermo Maurizio Calvino e a tutti gli organi che si occupano di sicurezza, di voler considerare l’area in questione come sito particolarmente sensibile tanto da dover attivare misure di sicurezza  preventive,  inserendolo in agenda  e programmando  interventi sistematici rientranti nelle operazioni ad alto impatto” scrivono i residenti che si sono costituiti in comitato e chiedono interventi per rendere quel tratto di strada sicuro e soprattutto una volta per tutto riqualificarlo come altre zone di Palermo.

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