Discussioni finite in pestaggi o risse spesso e volentieri per futili motivi. Crescono gli atti di violenza nelle strade di Palermo. Ed è sempre più allarme nel capoluogo siciliano dove nelle ultime ore si sono verificati diversi episodi che si aggiungono ad altri più o meno recenti come ad esempio quella in via Maqueda di poche settimane fa che è costata la vita ad un giovane tunisino dopo giorni di agonia.
A gennaio alcuni esponenti politici invocarono l’intervento dell’esercito in città per arginare l’ondata di episodi che si verificò come la sparatoria in un locale di via Quintino Sella e l’uccisione di Rosolino Celesia in un locale di via Calvi
Rissa per una precedenza, in ospedale con 30 giorni di prognosi
Una discussione per una precedenza in via Libertà si è trasformata in una rissa con aggressione tra un tassista ed un automobilista. Ad avere la peggio quest’ultimo soccorso con il naso sanguinante dai sanitari del 118 che hanno portato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale Civico. Per lui 30 giorni di prognosi. I medici, che hanno eseguito una tac, hanno riscontrato un trauma cranico, quattro denti saltati, la mandibola rotta, lesioni alle labbra, occhi pesti e traumi sparsi in tutto il corpo. Il giovane al pronto soccorso è entrato in codice rosso. Dal racconto della fidanzata del giovane al Giornale di Sicilia si evince come per una manovra brusca tutto sia degenerato in un’aggressione. A dir poco brutale.
Due aggressioni alla Vucciria, le vittime dei pestaggi sono due giovani
Ma sempre nelle scorse ore due aggressioni alla Vucciria sono state consegnate alle pagine di cronaca. La prima attorno all’una di notte tra giovedì e venerdì, la seconda alle cinque.
Le vittime del pestaggio un tunisino nella prima, un marocchino nella seconda. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il tunisino sarebbe stato picchiato da alcuni giovani connazionali nella zona di piazza San Domenico. Sono intervenuti i sanitari a portare il ferito in ospedale
Attorno alle cinque del mattino un altro giovane marocchino è stato picchiato e colpito anche con alcune bottiglie. Sono in corso indagini da parte della polizia per ricostruire quanto successo. I residenti della Vucciria, come i residenti della via Maqueda, hanno chiesto al prefetto di Palermo un presidio fisso per cercare di arginare le aggressioni e le tensioni che si registrano durante le notti della movida.
La tragica morte del ragazzo tunisino
È morto il 16 luglio scorso il giovane vittima di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 4 luglio in via Maqueda. Il ragazzo, di nazionalità tunisina, vent’anni di età, era stato ricoverato presso l’Azienda ospedaliera universitaria in condizioni critiche. Era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza Urgenza del Policlinico “Paolo Giaccone”.
Il personale del dipartimento di Emergenza Urgenza diretto dal professore Antonello Giarratano ha fatto tutto il possibile per salvare la vita del paziente, ma nonostante gli sforzi incessanti di medici e infermieri, le gravi ferite riportate durante l’aggressione sono risultate fatali.
“Il danno neurologico severo da trauma subito e le complicanze post arresto cardiaco verificatosi nell’immediatezza dell’evento – spiegò Giarratano – non hanno permesso, nonostante il trattamento intensivo, di recuperare le funzioni vitali. Si esprime il cordoglio alla famiglia lontana e un ringraziamento al Consolato della Tunisia, alle autorità intervenute e al Comune di Palermo”.
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