“Devono fare di tutto per recuperare il peschereccio Nuova Iside che si trova in fondo al mare”. E’ la richiesta della famiglia Lo Iacono già fatta a Roma alla Camera, al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ripeteranno oggi al ministro per le pari opportunità Elena Bonetti che andrà a trovare questo primo pomeriggio i familiari dei tre pescatori.
“L’affondamento della Nuova Iside ha stravolto e sconvolto le nostre vite – dicono i famigliari dei tre pescatori, Vito, Giuseppe e Matteo Lo Iacono vittime del naufragio – abbiamo perso i nostri figli e i nostri compagni di vita e questo dolore è reso più grande dal sapere Vito non ancora tornato in porto”.
Ad organizzare la visita del ministro alla famiglia il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci. All’incontro parteciperà anche Aldo Ruffino, avvocato della famiglia Lo Iacono.
“Dopo le iniziative dei giorni scorsi abbiamo sentito l’affetto di decine di migliaia di Italiani che, anche sui social, hanno manifestato la loro vicinanza alla nostra sofferenza e hanno dato un’eco inaspettato alla nostra petizione – aggiungono i familiari – Abbiamo, infatti, rivolto un appello allo Stato affinché gli organi competenti dispongano, nel più breve tempo possibile, il recupero del relitto della Nuova Iside in cui, verosimilmente, è rimasto Vito”.
Lo scafo si trova a 1400 metri e recuperare il relitto è fondamentale per comprendere cosa sia successo la notte del 12 maggio. C’è un’indagine coordinata dalla procura per accertare le cause della tragedia.
“Nel relitto giace ancora il corpo del giovanissimo Vito, – concludono i familiari – L’imbarcazione deve essere recuperata affinché il giovane comandante possa trovare, finalmente, il suo porto sicuro e mitigare, ove possibile, lo strazio ed il dolore di una madre, di una compagna e dei familiari tutti”.