I controlli nel palermitano

Pesca illegale del tonno, multa e sequestro nel Palermitano

La guardia costiera di Palermo ha sequestrato 650 chili di tonno rosso pescati, con molta probabilità in modo illegale. I militari hanno bloccato un furgone lungo la statale 113 nella zona di Santa Flavia.

I controlli della Guardia Costiera

Dentro il mezzo sono stati trovati tre tonni. Il conducente del furgone non aveva i documenti sulla tracciabilità del prodotto. Oltre al sequestro è stata elevata una multa di 2.600 euro. I veterinari dell’Asp hanno accertato che il pesce era in buone condizioni, così i tonni sono stati dati in beneficenza al banco alimentare.

Tonno gettato in mare a Marettimo

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Motovedetta CC 811 “Pignatelli” della Compagnia di Trapani, impegnati in un servizio di polizia marittima nei pressi dell’isola di Marettimo, hanno proceduto al controllo di un peschereccio in navigazione, iscritto nel compartimento marittimo di Mazara del Vallo.

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I controlli dei carabinieri a Marettimo

A bordo del peschereccio vi erano 3 persone, il comandante, 52enne marsalese più due uomini di equipaggio di 69 e 47 anni. I militari nel corso dell’ ispezione hanno notato che i 3 pescatori avevano a bordo alcuni tonni di cui 2 che, a prima vista, sembravano superare i 100 kg mentre il terzo era circa la metà del peso. Atteso che a bordo vi era la presenza di presumibili lavoratori non in regola che andavano nell’immediato sbarcati, i Carabinieri intimavano loro di seguirli al porto di Trapani per le procedure del caso.

Il tonno gettato in mare

Dopo l’ormeggio in banchina i Carabinieri hanno scoperto che a bordo non vi era più la presenza del tonno, verosimilmente gettato a mare lungo il tragitto per eludere eventuali sanzioni per violazioni in materia di pesca.

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Scatta la sanzione

I tre pescatori non avevano però messo in conto che l’occultamento di prodotti ittici costituisce ulteriore violazione amministrativa. Pertanto i Carabinieri hanno applicato una sanzione di oltre 6500 per la presenza del lavoratore in nero a bordo di unità da pesca professionale, occultamento di prodotti ittici e mancata registrazione del giornale di pesca. Al comandante del motopesca inoltre sono stati sottratti punti dalla licenza di pesca.

 

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