“Siamo a mare“, una protesta singolare quella intrapresa da alcuni percettori del reddito di cittadinanza a Palermo. I manifestanti infatti si sono radunati questa mattina sul lungomare di Mondello per sottolineare i disagi che si troverranno a vivere da ora in avanti visto che, proprio a luglio, inizierà la revisione della manovra di welfare introdotta dall’ex governo Conte. Circa una ventina i cittadini che si sono radunati in viale Regina Elena, esponendo uno striscione ed intonando cori a due passi dalla spiaggia.
La protesta dei percettori del reddito a Mondello
Mentre accanto a loro c’è chi si fa il bagno e chi si prende il cocente sole di luglio, i componenti dell’associazione “Basta Volerlo” hanno deciso di far sentire la propria voce. “Si parla di occupabili, ma il lavoro dov’è? – spiega Davide Grasso, presidente del comitato civico -. Sul portale IDO (incrocio domanda/offerta di lavoro) della Regione Siciliana sono presenti soltanto 133 offerte di lavoro per oltre 500.000 siculi coinvolti nella misura. Come potrebbe mai campare una persona con soli 350€? In questo modo si andrà ad incentivare il lavoro nero e lo sfruttamento, è mai possibile che uno Stato civile permetta tutto questo? Essere poveri non è una colpa”.
Per molti percettori, luglio rappresenta la deadline per il diritto al sussidio. Da settembre infatti, dovrebbe essere introdotto il “Supporto per la formazione e il lavoro”, la nuova misura del Governo Meloni, con una divisione in fasce a seconda della capacità di trovare lavoro secondo alcuni parametri stabiliti da Roma. Chi rientrerà fra gli occupabili, percepirà circa 350 euro al mese e dovrà seguire corsi di formazione. Coloro che invece fanno parte di un nucleo familiare con almeno un minore, un anziano o un disabile, continuerà invece a ricevere il reddito di cittadinanza fino a dicembre. Dopodichè, a gennaio, partirà l’assegno di inclusione.
“Mentre c’è chi si gode le vacanze estive, tanti siciliani si ritrovano invece con l’acqua alla gola – attacca Tony Guarino -. A fine mese verrà infatti erogata l’ultima rata del Reddito di Cittadinanza, che sancirà il passaggio alla nuova misura riformata del governo, comportando per molti la perdita del sussidio o un’incredibile riduzione. A tutti i siciliani va garantita dignità sociale e lavoro. Che faremo da settembre?“.
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