I percettori del reddito di cittadinanza di Palermo non ci stanno all’idea di vedere cancellato il proprio sussidio. Per molti, infatti, il contributo statale era diventato una sorta di “sicurezza” su cui poggiare le proprie vite, almeno relativamente al pagamento degli affitti e delle utenze. Una vera emergenza sociale che il Governo Nazionale sta cercando di affrontare attraverso il ricorso ad altre forme di welfare state che coinvolgano gli uffici dei “Servizi Sociali”. Un percorso luogo ma che, gradualmente, investirà tutti coloro i quali sono titolari della famosa carta gialla. Fatto sul quale gli esponenti dell’associazione “Basta Volerlo” hanno annunciato una nuova mobilitazione sotto la sede dell’assessorato regionale al Lavoro di via Trinacria. I manifestanti hanno deciso di convocare un nuovo sit-in giovedì 14 settembre alle ore 9, per palesare ancora una volta la propria contrarietà rispetto a quanto deciso a livello nazionale dal Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni.

La nuova protesta dei percettori del reddito

Una protesta che segue a quelli precedentemente intraprese dai percettori del reddito del capoluogo siciliano. Non ultima, la marcia di protesta fatta a fine agosto. Un corteo che ha visto i manifestanti sfilare da piazza Vittorio Veneto proprio verso gli uffici di via Trinacria. Ciò a causa dell’arrivo di altri SMS che annunciavano la conclusione dell’erogazione del sussidio ad altri 2800 percettori. “Scendiamo nuovamente per manifestare la nostra vicinanza ai percettori del reddito di cittadinanza – dichiara Tony Guarino, organizzatore ed esponente dell’associazione “Basta Volerlo” -. Chiederemo un lavoro. La città di Palermo, come tante altre città della Sicilia, necessità di tanti servizi che possono fare i percettori del reddito attraverso il ricorso a  cooperative sociali. Noi continueremo a combattere”.

“Pronti a scioperare ad oltranza”

Posisizione che segue all’interlocuzione avuta dai manifestanti, nei giorni scorsi, con alcuni dirigenti del centro per l’impiego. Ente del quale gli esponenti dell’associazione hanno da sempre denunciato la carenza di offerte di lavoro rispetto all’enorme platea dei percettori del reddito in Sicilia.  “Vogliamo essere ricevuti dall’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano. Ci deve dare garanzie sul nostro futuro”. Qualora non arrivassero le risposte sperate, i manifestanti annunciano la prosecuzione della protesta. “Siamo disposti persino a fare presidi 24 ore su 24. I percettori non possono essere abbandonati così. Per aver un’elemosina di 350 euro, prima di averli, dovremmo affrontare tre step assurdi quando la realtà in Sicilia parla chiaro: non c’è lavoro”, conclude Tony Guarino.

Grasso: “Situazione drammatica”

A rincasare la dose il presidente dell’associazione “Basta Volerlo” Davide Grasso. “La situazione è drammatica! Sono oltre 270.000 i disoccupati siciliani, circa 100.000 quelli che hanno perso il diritto del Reddito di cittadinanza tra agosto e settembre. Per loro pochissime offerte di lavoro, ad oggi soltanto 55, ma come potranno sopravvivere con soli 350€ al mese? E quando verrà erogata questa elemosina?”.

“La procedura per completare la domanda è a dir poco laboriosa – prosegue -, prevede otto step, di cui nel sesto si deve sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato presso il centro per l’impiego di appartenenza. E finché il percorso non sarà completato, i cittadini non riceveranno il contributo.
Solo nella città di Palermo quasi 30 mila persone potrebbero fare la richiesta, questo vorrà dire che nei ventidue giorni lavorativi di settembre, il Centro per l’Impiego del capoluogo dovrà ricevere 1400 persone al giorno, sarà mai possibile? Chiedo per 30.000 amici”, conclude Grasso.

 

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