Secondo giorno di presidio permanente per i percettori del reddito di cittadinanza a Palermo. I manifestanti, accampati da oltre 48 ore sotto la presidenza della Regione, hanno avuto la loro risposta. Secondo quanto annunciato dal presidente dell’associazione “Basta Volerlo” Davide Grasso, una delegazione dei gruppi presenti incontrerà questo pomeriggio il governatore Renato Schifani.

Nel pomeriggio incontro con il presidente Schifani

Protesta percettori reddito di cittadinanza, Palermo

Il confronto si dovrebbe svolgere intorno alle 16.30 a Palazzo d’Orleans. Fra i punti sul tavolo, ovviamente, la questione legata al futuro delle migliaia di persone (60.000 solo a Palermo) che percepiscono il sussidio e per molti dei quali si prospetta una contrazione delle misure di sostegno, in virtù di quanto previsto nell’ultima manovra voluta dal Governo guidato da Giorgia Meloni.

Questione sulla quale Davide Grasso, percettore del reddito di cittadinanza e presidente dell’associazione “Basta Volerlo”, è abbastanza chiaro. “Ci hanno contattato dalla presidenza della Regione. Fra le 16.30 e le 17.00 ci sarà questo incontro con il governatore Renato Schifani. Speriamo che sia un confronto positivo. La gente è esasperata. Da agosto la gente rischia di perdere il sussidio, senza avere una garanzia per il futuro. Chiediamo questo, ovvero una garanzia di potere trovare un lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza oppure, in caso contrario, di potere avere qualcosa con cui vivere, ovvero il sussidio”.

L’incontro con il deputato regionale Mario Giambona

Mario Giambona (PD), a colloquio con i percettori del reddito

Un presidio permanente al quale, questo mattina, i manifestanti hanno ricevuto la visita del deputato regionale del PD Mario Giambona. L’esponente Dem ha dialogato con una delegazione di percettori del reddito di cittadinanza al fine di potere formulare un’interrogazione parlamentare all’Ars sul tema. Tanti i punti proposti dai manifestanti ed elencati dallo stesso Davide Grasso. “La nostra proposta è che tutte le proposte di lavoro passino dal centro per l’impiego. Chiederemo che in Sicilia si sviluppi un piano economico ben definito, in modo da creare lavoro. Parleremo del turnover da potere mettere in campo all’interno dei forestali stagionali. E, soprattutto, cercare di far ottenere a quante più persone possibili un lavoro di prossimità, al Sud. Non è possibile che ancora, nel 2022, si parli di migrazione al Nord per lavoro“.

 

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