Pensionato sulla carta ma in casa nascondeva una pistola funzionante e carica, rubata anni fa ad un componente delle forze dell’ordine, e 40mila euro nascosti dentro diversi pacchetti di sigarette. E così nei giorni scorsi un uomo di 66 anni del Borgo Vecchio è stato arrestato dagli agenti del commissariato Libertà con l’accusa di detenzione illegale di arma e munizioni, furto aggravato e ricettazione.
Le indagini ed il ritrovamento
I poliziotti, partendo da alcuni elementi investigativi, hanno deciso di perquisire l’abitazione. L’uomo era ufficialmente un pensionato e secondo la banca dati dell’Inps viveva con una pensione di circa 700 euro mensili.
Gli investigatori, con il supporto della Scientifica, hanno rivoltato l’appartamento dell’indagato trovando una Beretta modello 70 calibro 7,65 con un caricatore pieno e inserito.
Nel corso degli accertamenti i poliziotti, guidati dal commissario Manfredi Borsellino, hanno trovato dentro la cappa della cucina un pacchetto di sigarette pieno di contanti.
A quel punto, l’uomo – sentendosi alle strette – avrebbe deciso di collaborare e consegnare agli agenti altri pacchetti pieni di soldi. Complessivamente, come detto, sono stati sequestrati 40mila euro per via della “sproporzione – spiegano dalla questura – tra la somma e il reddito del nucleo familiare”.
Accertato allaccio abusivo alla rete elettrica
Ma non finisce qui. Per completare l’operazione è stato richiesto l’intervento di una squadra di tecnici della società E-distribuzione che ha accertato un allaccio abusivo alla rete elettrica grazie al quale l’uomo riusciva ad alimentare la propria abitazione senza alcun contratto e senza un contatore per segnare i consumi.
Precedente per l’uomo nel 2016
L’uomo era stato arrestato già nel 2016 perché trovato in possesso di altre armi oggetto di furto. L’ultima Beretta sequestrata, che non è un’arma di quella armi normalmente in dotazione alla polizia o ai carabinieri, era stata rubata nel 2015 a un appartenente alle forze dell’ordine che ne aveva denunciato il furto.
Indagini balistiche sull’arma
Su disposizione della Procura la pistola è stata affidata alla Scientifica per le indagini balistiche che serviranno a chiarire se sia stata utilizzata per qualche rapina o per commettere altri delitti.
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