Passano a Penny Market tre punti vendita Crai di Palermo. L’accordo salva una trentina di lavoratori e trova conferma da parte sindacale.
“Massima soddisfazione per aver tutelato e salvaguardato nel passaggio da Crai a Penny Market i 29 lavoratori delle 3 unità produttive di Palermo” dice Mimma Calabrò segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia commenta a caldo la firma dell’accordo per l’acquisizione della titolarità dei rami di azienda dei supermercati ex Sma, oggi a insegna Crai, di via Sciuti, via Emilio Greco e via Alfieri di Palermo che passano a Penny Market.
“Un accordo importante – continua la sindacalista – che dovrebbe tranquillizzare i lavoratori che hanno vissuto mesi alquanto concitati. La scorsa primavera il passaggio dell’intera rete vendita nazionale di Auchan retail a Conad, operazione che ha mutato profondamente gli scenari della grande distribuzione organizzata del nostro Paese. Ad agosto il trasferimento dell’intero perimetro aziendale siciliano di Sma al Gruppo Arena che, a sua volta, ha ceduto una 14 unità produttive a Supermercati City che ha, contestualmente, trasferito la gestione a City Retail”.
Il passaggio dei 3 mercati palermitani a Penny Market è previsto per il prossimo 13 dicembre. La formula sarà quella del soft discount ovvero di mercati ove è in vendita sia merce a marchi meno conosciuti con prezzi concorrenziali sia quelli noti alla clientela.
“Accogliamo favorevolmente dell’intenzione di Penny Market di voler valorizzare le professionalità con la formazione che può e deve diventare occasione di riqualificazione del personale. I nuovi format organizzativi così non potranno penalizzare o lasciare indietro nessun lavoratore.
Ci siamo trovati comunque di fronte a due società che hanno intenzione di continuare a investire nella nostra terra. Da un lato – afferma ancora la Calabrò – il piano industriale di un imprenditore siciliano che sceglie di attuare le proprie politiche espansive nella parte orientale della regione, dall’altro quello di una multinazionale che cerca di radicarsi sempre più nel territorio prevedendo un ampliamento della rete siciliana di oltre il 50% rispetto a quella attualmente presente, puntando di passare dagli attuali 32 mercati ai 70″.
Appena ieri Penny Market ha aperto al pubblico il 381esimo negozio. Sembrerebbe loro obiettivo quello di inaugurne, entro il prossimo natale, altri 5 di cui 1 nel catanese.
“Che ben vengano politiche espansive – conclude la Calabrò – con le quali potere garantire i livelli occupazionali con ulteriori possibilità di incrementare l’occupazione reimpiegando lavoratori che, a causa di crisi aziendali, sono entrati nel terribile vortice della disoccupazione e, auspicabilmente, crearne di nuova che potrebbe, peraltro, dare prospettive anche ai quei tantissimi giovani costretti a lasciare la nostra terra in cerca di lavoro stabile e duraturo”.
La nuova azienda dal 13 dicembre prenderà in carico i lavoratori che si trovano in quei rami di azienda e li distribuirà per un periodo di formazione negli altri negozi del territorio, nelle more che riaprano i supermercato al termine di un intervento di ristrutturazione per adeguare i locali agli standard del marchio. I lavoratori saranno liquidati col tfr maturato e le spettanze dovute, saranno garantiti i livelli occupazionali. “Siamo molto soddisfatti del risultato – aggiunge Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia, – perché i lavoratori non perderanno alcun diritto. Passeranno anzi a un’azienda importante che in Sicilia vuole svilupparsi e lo dimostra il fatto che hanno comunicato di avere un deposito importante a Carini che potrà garantire 70 negozi, mentre ad oggi ne possiede 35, dunque è chiaro il tentativo di svilupparsi ulteriormente”.
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