Il coinvolgimento del terzo settore nell’ambito delle festività natalizie, gli interventi per eliminare le barriere architettoniche e le azioni per aiutare gli amici a quattro zampe: questo è il focus sul futuro di Palermo di Rosi Pennino, assessore alle Attività Sociali nella Giunta guidata da Roberto Lagalla. Temi di cui si è parlato all’interno della serie di puntate di Talk Sicilia dedicate alle prospettive future dei vari settori dell’Amministrazione.
Le Attività Sociali per il Natale
Un analisi, quella sulle Attività Sociali, che parte dal futuro prossimo, ovvero le prossime festività natalizie. Eventi ai quali l’Amministrazione si sta preparando con un tavolo tecnico che vede coinvolta la stessa Rosi Pennino. “Sono molto felice perché abbiamo lavorato tantissimo anche con gli uffici. Le risorse fanno riferimento a fondi di programmazione dedicati alle attività che riguardano i minori e gli adolescenti. Quindi sono fondi legati all’educazione, ai percorsi culturali, territoriali, sociali, ma soprattutto anche nelle aree a rischio. Con l’avviso realizzato, si va a promuovere e a valorizzare il terzo settore. Quindi abbiamo chiamato in causa l’aiuto degli operatori di tale settore, per realizzare attività modulabili sul territorio. Questo avviso va ad impegnare i bambini e gli adolescenti nel periodo che cade durante la chiusura legata alle festività natalizie. Ma è un avviso che abbiamo voluto pensare per la prima volta su tutti i quartieri di Palermo, quindi non su base circoscrizionale ma su base di quartiere”.
La mancanza del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche
In prospettiva futura però, non può non trovare spazio il tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Palermo infatti è ancora priva del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche). Mancanza grave in una città nella quale i diversamente abili e le categorie a rischio trovano enormi difficoltà di spostamento.
“È un tema caro a questa Amministrazione – sottolinea Rosi Pennino -. Con l’assessore Carta siamo in costante raccordo per programmare insieme un piano per l’abbattimento graduale delle barriere architettoniche e che quindi veda la nascita di questa Palermo accessibile sui fatti e nei fatti. Io condivido con l’assessore Carta questo pezzo. E sta proprio in questo l’istituzione dell’istituzione del Comitato territoriale per i diritti delle persone con disabilità, strumento di cui si è dotata di recente l’amministrazione, con l’approvazione di una delibera di Giunta”.
Una criticità che coinvolge il centro ma, soprattutto, le aree più decentrate del capoluogo siciliano. “E’ anche vero che c’è un tema legato alla periferia che è di più ampio respiro e che riguarda la riqualificazione urbana. Insieme a quello c’è il tema dell’accessibilità ed è un lavoro di programmazione che stiamo facendo insieme all’assessore Carta, nei contenitori utili di confronto che abbiamo individuato. Questa è una Giunta che parla e dialoga fra i vari detentori delle deleghe”.
La riqualificazione del canile municipale
Tema centrale della punta quello relativo agli amici a quattro zampe, in particolare allo stato delle strutture comunali. “Sul canile municipale sono state fatte tante cose da quando ci siamo insediati. Abbiamo due strutture in città che si occupano di questo servizio. Uno è il presidio sanitario di via Tiro a Segno, che ha una funzione specifica, ovvero quella di luogo di transito e della lotta al randagismo, nonchè di punto di primo intervento per gli animali soccorsi. L’altro è l’ex Mattatoio, che è la struttura che si trova in via Macello, che invece è il luogo di sosta degli animali. Al di là di ciò, c’è poi c’è tutto il tema dei cani che sono stati ospitati fuori dalla residenza comunale cittadina”.
Una materia che, all’atto dell’insediamento della nuova Giunta, ricadeva fuori dalla giurisdizione della stessa Rosi Pennino. “All’atto del nostro insediamento il canile municipale si trovava sotto l’area del Patrimonio. Qualcosa che impediva a me di occuparmene, perché la funzione naturale di questa struttura non può che essere legata alle deleghe di Igiene e Sanità. Non foss’altro perché è la delega titolata ad avere relazioni con tutto il sistema di funzionamento che riguarda i presidi”.
Il potenziamento delle strutture e il protocollo con le associazioni
Un passaggio di consegne che ha permesso di implementare le strutture di importanti presidi sanitari e non solo. “Abbiamo dotato il canile municipale di una struttura amministrativa, di un direttore amministrativo, posto che era vacante da anni. Lo abbiamo dotato di un dirigente che se ne occupa costantemente. Sono state aperte le 24 cucce. Abbiamo trasferito due moduli dalla piscina comunale al presidio sanitario per dare vita al gattile”.
“In ultimo stiamo avviando speditamente l’acquisto dell’apparecchio radiologico – ha evidenziato Rosi Pennino -. Magari qualcuno non sapeva che, seppur presidio sanitario, a Palermo non riuscivamo a fare neanche una radiografia in quel presidio ai nostri amici a quattro zampe, gatti e cani, perché l’apparecchio radiologico era da tempo guasto. Finalmente stiamo procedendo all’acquisto in modo da fare queste operazioni in house con una flessione delle spese sostenute da parte dell’amministrazione”.
Un processo che coinvolgerà anche i volontari del mondo animalista, da sempre vicini al percorso degli “ospiti” del canile municipale. “È chiaro che abbiamo trovato una situazione non facile. Ma intanto siamo entrati a gamba tesa e immediatamente abbiamo prodotto e stiamo definendo finalmente il protocollo con le associazioni animaliste e che insistono sul tema proprio perché abbiamo visto un bisogno straordinario del loro aiuto e della loro rete di assistenza in un quadro regolamentato e condiviso con l’amministrazione comunale, piuttosto che lasciato al caso o, peggio, lasciato allo scontro”.
Un nuovo canile per Palermo
Ma, guardando al futuro, i progetti di Rosi Pennino per dare una migliore sistemazione ai cani e ai gatti del capoluogo siciliano riguarda la realizzazione di una nuova struttura. “Stiamo individuando, anzi lo abbiamo già individuato, un terreno per realizzare il nuovo canile municipale. Perché la struttura di via Tiro a Segno non solo è insufficiente, ma per la mole di lavoro che richiede e per la sua riqualificazione definitiva, costerebbe di più di un canile municipale nuovo. I numeri ci restituiscono anche un dato importante: la struttura dell’ex mattatoio non sarebbecomunque in grado di ospitare e gestire tutto. Quindi abbiamo individuato un terreno nell’ambito dei beni confiscati. È ovvio che su quel terreno stiamo andando a programmare la spesa e la progettazione. E’ chiaro che i tempi saranno più lunghi.
“Riportare tutti gli animali del canile in città”
Un upgrade di plessi che permetterebbe di riportare indietro gli animali ospiti di strutture esterne. “Noi siamo convinti che, come dire, potremmo riuscire a far rientrare a breve, a brevissimo, i cani in stallo in altre regioni per ricollocarli nella nostra città in un sistema ordinato, creando in questo momento anche un’azione di supporto dell’ex mattatoio che lasceremo in vita proprio per garantire numeri di respiro più ampi. Tornare a questo non sarà solo un bene per la tutela e il benessere di questi animali, perché avremo modo quanto meno di verificare la qualità, il loro stato di salute, ma è anche un bene per le casse dell’Amministrazione.
La versione integrale della puntata di Talk Sicilia
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