“Il senso di responsabilità e il rispetto che nutro verso la Commissione Antimafia ed il suo Presidente, Claudio Fava, mi inducono ad autosospendermi dalla predetta Commissione, in attesa della definizione della vicenda giudiziaria in relazione alla quale ho ricevuto l’informazione di garanzia”.
Lo annuncia questa mattina Stefano Pellegrino, deputato di Forza Italia da ieri indagato per corruzione elettorale dalla Dda di Palermo. Pellegrino ieri ha spiegato ai magistrati perchè ritiene di essersi comportato correttamente parlando solo di beneficenza e non di spesa alimentare in cambio di voti e precisando che l’imprenditore che lo seguì in campagna elettorale non immaginava fosse un mafioso.
Su di lui sono, però, piovuti gli attacchi dei 5 stelle che ne chiedono le dimissioni insieme al Pd Lupo indagato in un’altra vicenda mentre vorrebbero che Musumeci revocasse il neo assessore Scavone.
“Sono certo che la Commissione, con l’indispensabile contributo dei funzionari e del personale addetto – ha aggiunto Pellegrino – perseguirà l’incessante e proficuo lavoro intrapreso nel corso della legislatura”. Queste considerazioni son state inserite in una comunicazione ufficiale di autosospensione, quale Commissario, già fatta pervenire alla Commissione Antimafia.
“Ringrazio l’onorevole Pellegrino per il suo gesto di responsabilità”. Così il presidente della Commissione antimafia siciliana Claudio Fava, dopo aver appreso della decisione del deputato di Forza Italia di autosospendersi dai lavori della Commissione.
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