Rinviata a marzo la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Palermo ne confronti dell’ex Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Udienza interlocutoria
Quella di oggi è stata una udienza interlocutoria al tribunale di Palermo davanti al Gup di Palermo Marco Gaeta che ha rinviato la decisione al prossimo 12 marzo. Le accuse vengono mosse nei confronti del deputato regionale del gruppo misto Gianfranco Miccichè, accusato di peculato per l’utilizzo improprio dell’auto blu di servizio, quando era presidente dell’assemblea regionale siciliana, e nei confronti del suo autista Maurizio Messina.
Nell’udienza odierna il pm Claudia Ferrari ha insistito nella richiesta di giudizio mentre le difese dei due imputati hanno presentato memorie e avanzato richiesta diverse. Miccichè chiede di essere giudicato con il rito ordinario, Messina con il rito abbreviato. Il giudice deciderà contestualmente per entrambi a marzo.
La vicenda
Secondo l’accusa l’auto blu sarebbe stata usata per fini non istituzionali, anche per portare il gatto dal veterinario o per questioni private del presidente. Proprio Miccichè avrebbe fatto passare in consiglio di presidenza una norma che consentiva agli ex vertici dell’assemblea di Sala d’Ercole di disporre di auto di servizio dell’Ars anche dopo la fine del mandato.
Mentre a Miccichè viene contestato l’uso illegittimo dell’auto blu, impiegata, secondo quanto emerge dall’inchiesta, per fini privati, e di aver confermato missioni di servizio, mai svolte, dall’autista, a Messina viene contestato proprio l’aver avuto un illegittimo guadagno dalle missioni fittizie.
Durante l’interrogatorio di garanzia Miccichè avrebbe fatto parziali ammissioni ma spiegando le circostanze “Il gatto stava malissimo, ha 13 anni. Sì è vero, è stato accompagnato in auto blu dal veterinario. Mia figlia mi diceva di portarlo subito a controllo, e onestamente dico che lo rifarei. Se ho commesso forzature nell’uso della vettura me ne assumo le responsabilità, ma ho fatto tutto in buona fede. Non c’è mai stata da parte mia la consapevolezza di commettere abusi” avrebbe detto
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