“Le elezioni amministrative dimostrano che il Pd è un po’ ammaccato, ma c’è. Ma questo è l’ultimo dei miei pensieri in queste ore. C’è una nave in mare che se alziamo la testa la vediamo, ci sono donne e bambini bloccati dai nuovi potenti, da chi fa il forte con i deboli. Un monocolore verde militare che dobbiamo contrastare. Verde militare che ha cannibalizzato il giallo del #M5S, scomparso politicamente ed elettoralmente. Verde per la rabbia e l’odio che esprime verso il diverso, di chi giura sul Vangelo, che prevede, come tutti voi sapete, di lasciare la gente morire in mare. Verde come la faccia di un capo padano che crede solo nel matrimonio tradizionale, quello degli altri naturalmente, lui va in deroga. Verde nel senso che lascia “al Verde” i più poveri, perché solo i ricchi dovranno pagare meno tasse”.
E’ quello che scrive su facebook Davide Faraone un po’ rincuorato dal risultato elettorale ma molto preoccupato per la deriva razzista del governo o almeno per le scelte che così vengono interpretate da tutta la sinistra italiana.
“Contro questo potere sordo e cieco dobbiamo fare un’opposizione seria e responsabile, ma senza nessun ‘ma anche’. Abbiamo un ‘nuovo campo’ da esplorare, dobbiamo motivare chi ci ha mollato nelle passate elezioni, votando altri partiti o astenendosi. Dobbiamo essere riferimento dei tanti moderati, cattolici, liberali, che hanno votato centro destra in passato, ma che con questi estremisti, non vogliono avere nulla a che fare. Dobbiamo parlare soprattutto alle nuove generazioni, quelle del lavoro precario e dei senza pensione. Quelli che, anche senza lavoro e senza pensione, si tufferebbero in mare per salvare una vita umana. Ne conosco tanti, soprattutto dalle mie parti. In Sicilia, al Sud. Prima i giovani, quindi. Nessuna rottamazione per carità, ma o si costruisce un partito che pulsa di futuro, frequentato da ragazze e ragazzi senza paura del progresso o avremo fatto solo ‘chiacchiere e distintivo’”.
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