La rapina

Rapina nel Palermitano, due giovani assaltano un corriere

Attimi di paura a Termini Imerese, in provincia di Palermo dove due giovani armati di coltello hanno rapinato un furgone della Sda.

La ricostruzione

La rapina è avvenuta in via Cannitello mentre il corriere stava consegnando alcuni pacchi. Al suo ritorno verso il furgone l’uomo è stato avvicinato da due giovani rapinatori armati di coltello e con i volti coperti dai passamontagna.

Sono stati portati via i soldi dei pacchi consegnati. Sull’episodio indagano i carabinieri, che hanno già messo al vaglio le telecamere di videosorveglianza della zona e ascoltato il dipendete della Sda rapinato.

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Sarebbe stato il protagonista di una rapina, particolarmente concitata e violenta, avvenuta il 16 luglio scorso a Catania. Per questo motivo la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe La Rocca, classe 1989. L’uomo, secondo quanto ricostruito, insieme a un complice, avrebbe assaltato un’attività commerciale utilizzando un taglierino e riuscendo a impossessarsi di una considerevole somma di denaro. Inutile il tentativo di alcune persone di bloccare l’assalto.

le indagini

Le indagini, coordinate da quest’Ufficio ed eseguite dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso (“Falchi”) della locale Squadra Mobile , hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento di La Rocca in un grave episodio di rapina, commessa con l’uso di un taglierino, sviluppatasi con modalità di particolare violenza in danno di persone che avevano cercato di opporsi e poi conclusosi con l’impossessamento di una consistente somma di danaro contante e con l’arresto in flagranza di reato di altro soggetto.

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Le telecamere e gli indizi

Secondo quanto ricostruito, poi, dalle successive e specifiche attività investigative demandate alla Squadra Mobile consistite nella visione delle immagini captate da telecamere presenti nei locali ove si erano svolti i fatti e lungo le vie percorse dall’autore sfuggito all’arresto, nonché nell’escussione dei testimoni, consentivano al fine di acquisire indizi idonei a ritenere che l’odierno prevenuto potrebbe avere avuto il ruolo di partecipe alla rapina.

In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto, nei confronti dell’indagato, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, misura eseguita il pomeriggio del 17 ottobre, con la traduzione, espletate le formalità di rito, presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza”.

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