E’ stata approvata la delibera Cipe che sblocca i fondi per il Patto per il Sud.
Ad apprendere la notizia con entusiasmo il governatore della Regione siciliana Crocetta che ringrazia il presidente del Consiglio, Renzi e i sottosegretari Lotti e De Vincenti per l’approvazione della delibera Cipe.
“In particolare per la Sicilia – dice Crocetta – sono previsti circa tre miliardi e trecentomila euro, di cui 950 milioni circa per le città metropolitane di Palermo, Messina e Catania e la restante parte per la restante parte del territorio siciliano”.
L’approvazione della delibera Cipe, renderà immediatamente esecutivo l’utilizzo dei fondi, subito dopo la firma del Patto prevista entro fine agosto, tra il presidente del Consiglio, Renzi e il presidente della Regione siciliana, Crocetta.
“Da settembre – aggiunge il governatore – sarà possibile avviare la procedura per oltre mille cantieri che coinvolgeranno tutti i comuni siciliani, nell’ambito di infrastrutture, dissesto, viabilità urbana, delle strade provinciali, con investimenti che contribuiranno ulteriormente ad accrescere il Pil già positivo per l’anno in corso, +1,5% sbloccando il lavoro per le piccole e medie imprese siciliane industriali, artigianali e commerciali, consentendo di incrementare l’occupazione per decine di migliaia di lavoratori”.
Sul piano delle misure per l’inclusione sociale e l’occupazione, il presidente dopo aver avuto diversi incontri con il sottosegretario Lotti comunica che già alla fine di settembre “potrebbero essere sbloccati oltre 350 milioni di euro per i cantieri di lavoro, i cantieri di servizio, il servizio civile regionale che potrebbero collocare tre il 2016 e il 2017 circa centomila persone. Sono dati significativi, per una Regione che oggi è quella che cresce di più in Italia e che spazza via le previsioni dei gufi della politica, che danno questa regione come spacciata. La Sicilia sta crescendo – conclude Crocetta – ed occorre che tutti ne prendano atto”.
Sulla questione interviene su facebook il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che sottolinea come “il governo nazionale non va in vacanza, guarda al Meridione di Italia come terra delle potenzialità troppo a lungo inespresse, dà fiducia alla Sicilia e ci mette la faccia”.
“Adesso sta a noi, uomini e donne del Sud, raccogliere la sfida e dimostrare cosa siamo in grado di fare. Perché una ‘questione meridionale’ non faccia parte più dei refrain che siamo abituati ad ascoltare, dobbiamo scrollarci di dosso stereotipi storici e logiche assistenzialistiche. Le risorse ci sono – conclude – creiamo sviluppo per le generazioni che verranno”.
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