Emergono i primi particolari  attorno all’incidente della bimba investita e uccisa alla periferia di Termini Imerese. A renderli noti è l’avvocato della famiglia della vittima, Ivan Palmisano, al Giornale di Sicilia. L’auto che ha travolto la piccola di appena 4 anni, Patrizia Rio, avrebbe trascinato il corpicino per una decina di metri. Solo dopo aver sentito le urla la donna alla guida si sarebbe fermata. Nel luogo dell’impatto non ci sarebbero segni di frenata.

La bimba non era sola

Stando alla ricostruzione fatta dallo studio legale, l’automobilista non si sarebbe nemmeno accorta di aver investito la bimba. Sempre il legale della famiglia al Gds smentisce che la piccola fosse da sola davanti al cancello. Era sorvegliata e accanto aveva diversi parenti. L’incidente è accaduto lo scorso 6 gennaio in contrada Chiarera, nell’area antistante il cancello della casa di campagna dove la bimba stava giocando. La Procura ha iscritto la donna al volante nel registro degli indagati.

L’indagine

Si indaga per ricostruire con esattezza la dinamica della terribile tragedia che si è consumata a Termini Imerese. Polizia municipale e carabinieri stanno collaborando, ognuno per le proprie competenze. I caschi bianchi hanno effettuato i rilievi in contrada Chiarera, dove la piccola è stata investita. I militari dell’Arma hanno raccolto testimonianze di chi si trovava nel luogo dove è accaduto l’incidente. La tragedia si è consumata la mattina del 6 gennaio quando Patrizia Rio, stava uscendo da un cancello. In quel momento è sopraggiunta un’auto che ha investito la piccola.

La corsa inutile all’ospedale

I familiari hanno trasportato la bimba all’ospedale Cimino di Termini Imerese. Qui i medici hanno fatto di tutto per salvarla ma non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti gli agenti sia della polizia municipale che quelli della polizia di Stato. Al pronto soccorso dell’ospedale sono stati i carabinieri a raccogliere i racconti a caldo sull’incidente. Le indagini tecniche utili a ricostruire eventuali responsabilità sono, però, affidate alla municipale.

La versione della donna che ha investito la bimba

“Darei la mia vita pur di far ritornare in vita la piccola Patrizia. Non riesco a darmi pace per quanto accaduto, è stata una tragica ed inevitabile fatalità. Sono distrutta e vorrei abbracciare i genitori della bambina, non so se avrò modo di incontrarli ma voglio far sapere loro che il loro dolore è anche il mio dolore”.

Queste le parole della donna che si trovava alla guida del veicolo che ha investito la piccola Patrizia. La donna, come hanno accertato gli agenti della polizia municipale, si è subito fermata dopo l’impatto, è scesa dall’auto e disperata ha dato ai genitori della bambina la sua autovettura per trasportarla subito al pronto soccorso.

Si è recata nell’immediatezza anche al pronto soccorso ma le forze dell’ordine presenti hanno ritenuto opportuno condurla in caserma per evitare qualsiasi incomprensione con i familiari della Bambina. La Donna è stata sottoposta presso l’ospedale Giglio di Cefalù agli esami tossicologici che hanno dato esito negativo.

Si trova adesso indagata a piede libero per il reato di omicidio stradale. Il pm di turno di Termini Imerese non ha ritenuto sussistente alcuna esigenza cautelare e ha ritenuto non disporre lo stato di fermo alla donna.

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