“Venerdì 28 ottobre gli operai della Sis di Palermo si asterranno dal lavoro, qualora non sopraggiungano notizie sulla prosecuzione del cantiere del passante ferroviario”.
Lo rendono noto Antonino Cirivello e Paolo D’Anca, segretario generale e segretario territoriale della Filca Cisl Palermo Trapani, al termine dell’assemblea dei lavoratori, tenutasi oggi nel cantiere di viale Francia.
“Non si può tergiversare – affermano Cirivello e D’Anca – servono certezze sul futuro dell’opera e dei lavoratori impegnati nella sua realizzazione”.
Giovedì scorso la Sis ha comunicato ai sindacati la chiusura del cantiere del passante ferroviario, con 110 milioni di opere ancora da eseguire ed il licenziamento di tutti i lavoratori. Si prospetta un’altra grande incompiuta per la città di Palermo.
Quindi manifesteranno venerdì gli operai della Sis. Raduno al cantiere del passante ferroviario, in via Parlatore 71: alle 7 il raduno e alle 9 partirà un corteo diretto in Prefettura. Lo sciopero di 8 ore di venerdì è una delle prime iniziative mirate, per dare visibilità alle preoccupazioni e per richiamare sia Sis che Rfi al senso di responsabilità, perché all’interno di regole e leggi vengano trovate le soluzioni per completare l’opera.
Oggi, all’assemblea che si è svolta dalle 7 alle 9, hanno partecipato tutti i lavoratori della Sis, anche gli operai licenziati ad agosto. “Serve una discussione trasparente sullo stato dell’opera ed è necessario che il sindacato, in rappresentanza dei lavoratori, abbia la possibilità di partecipare alle riunioni che dovranno coinvolgere per forza la ditta appaltante, la Rfi, e la Sis, nonché il Comune di Palermo, sotto l’egida della Prefettura – dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra – C’è l’attenzione istituzionale, siamo rassicurati dal fatto che sappiamo che ci saranno diversi incontri tra i vari soggetti però chiediamo di essere coinvolti, la tensione è massima tra i lavoratori”.