Primi lavori preliminari per la costruzione della fermata “Lazio” del passante ferroviario di Palermo. Così come previsto dal cronoprogramma degli interventi, nell’area dell’ottava circoscrizione si stanno svolgendo tutti gli interventi necessari a poter consentire l’apertura del cantiere vero e proprio. Fra questi, quelli relativi allo spostamento dei sottoservizi. In tal senso, l’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo ha emesso l’ordinanza 1355 del 12 ottobre 2023, con la quale gli uffici autorizzano le maestranze della ditta Manelli, committente delle opere, a spostare le condotte fognarie di viale delle Alpi. Fatto che determinerà alcune limitazioni al traffico per un periodo di tempo prossimo ai 40 giorni.
Un’ordinanza nata sulla base del confronto avvenuto il 10 ottobre fra i tecnici del Comune di Palermo, capitanati dall’assessore alla Mobilità Maurizio Carta, quelli di RFI e il comitato dei residenti di viale delle Alpi. L’obiettivo del documento è quello “di ridurre al minimo i disagi della sosta dei residenti e dei fruitori della strada, lungo le carreggiate interessate dai lavori”. Fatto che ovviamente si estenderà agli interventi veri e propri per la realizzazione della fermata del passante ferroviario che, secondo le previsioni, dovrebbero iniziare a gennaio 2024 per concludersi nel giro di tre anni e mezzo. Secondo previsto all’atto firmato dal dirigente Ferdinando Carollo, i lavori dovranno avvenire su una corsia per volta, proprio in virtù della necessità di ridurre al minimo l’impatto sulla viabilità.
A tal proposito, sarà proibita la sosta su entrambe le carreggiata, ma non in contemporanea, nel tratto compreso fra il civico 48 e il civico 34 di viale delle Alpi. Nei tratti interessati dal cantieri, che dovranno essere recentati e segnalati per tutto l’arco degli interventi, sarà prevista la chiusura della circolazione e pedonale nella porzione di carreggiata interessata dai lavori. In quest’ultimo caso, la ditta Manelli dovrà predisporre un adeguato percorso da destinare ai cittadini che si muovono a piedi. Inoltre, l’ordinanza stabilisce il divieto di sosta con rimozione 0-24 sulle corsie che, di volta in volta, saranno interessate dai lavori. Durante le opere in questione, la polizia municipale assisterà le maestranza nella gestione della viabilità, provvedendo alla rimozione forzata dei veicoli e a deviare temporaneamente, laddove necessario, il traffico.
Interventi che, come sopra ricordato, si muovono nell’ottica di creare le condizioni per avviare i lavori della fermata “Lazio” del passante ferroviario di Palermo. L’appalto in questione rientra nei lavori di completamento per il raddoppio del passante ferroviario di Palermo e servirà anche come area d’interscambio con l’anello ferroviario. La fermata “Lazio” fa parte del progetto di potenziamento della tratta che collega la Stazione Centrale a Punta Raisi, ovvero il principale asse di collegamento fra la città e il suo aeroporto. Secondo quanto previsto nell’alveo dei lavori, la fermata sarà realizzata su cinque livelli, di cui solo uno fuori terra e che ospiterà l’accesso ai binari. Una struttura che, nelle previsioni di RFI, “permetterà così a un’ampia fascia di utenti una migliore fruizione del servizio ferroviario”. Un progetto che prevede una tempistica di completamento di circa tre anni e mezzo, con un impegno di 80 unità lavorative e per un costo complessivo da 41 milioni di euro.
Opere che, nelle scorse settimane, hanno fatto sorgere la preoccupazione di diversi residenti e commercianti di viale delle Alpi, allarmati dall’avvio dei lavori del cantiere e dalle possibili conseguenze che tali interventi potrebbero avere sulle loro vite. Fatto dal quale è nato un dibattito, tenutosi il 10 ottobre nell’area dei futuri scavi, alla presenza dei tecnici di RFI, del Comune di Palermo e di una delegazione di cittadini. Nessuno dei componenti del comitato si è detto contrario all’infrastruttura, ma in molti hanno mostrato perplessità, soprattutto sul fronte della vivibilità degli spazi. Ciò con particolare riguardo all’impatto del cantiere sulle aree private. Particolare attenzione è stata dedicata al tema del rumore emesso dagli strumenti utilizzati all’interno del cantiere. Suoni che, secondo i tecnici di RFI, non supererebbero quelli generati dal normale flusso di traffico in zona. Altra questione ha riguardato le paratie poste al momento nei pressi di un asilo nido e di alcuni palazzi della zona. Strutture necessarie ad evitare il deposito delle polveri prodotte dal cantiere e che dovrebbero rimanere in sede, secondo le stime, per circa 18-24 mesi.
Gli abitanti e gli operatori economici hanno poi chiesto certezze sul futuro, così come dichiarato dal rappresentante dei residenti di viale delle Alpi Guglielmo Namio. “Per quanto riguarda i lavori pubblici, abbiamo chiesto garanzie sulle stabilità dell’ufficio e la limitazione dei danni in seguito all’esproprio temporaneo di determinate attività ed aree. Da parte di RFI ed Italferr sono state fatte delle rassicurazioni. Noi staremo sul chi vive e chiederemo ulteriori inconti e confronti per avere delle certezze”. Rimangono da fugare però alcuni dubbi. Come quello che riguarderà l’accesso posteriore da realizzare ai box della zona. Ma su questo bisognerà attendere un secondo confronto.
A fare le veci del Comune è stato, come sopra ricordato, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta. Coadiuvato dai tecnici dell’Ufficio Mobilità, l’esponente della Giunta Lagalla si è confrontato con i cittadini sulla bozza di modifiche alla viabilità predisposte dai suoi uffici. “Si è fatta a tutti gli effetti un pratica di partecipazione. Non si è soltanto esposto qualcosa di deciso. Per noi è stato prezioso ascoltare l’opinione dei cittadini al fine di capire alcune questioni e restituire soluzioni – ha sottolineato Maurizio Carta -. Sul fronte della viabilità, stiamo lavorando per garantire due diritti: quello alla massima fluidità del traffico in viale delle Alpi, affinchè il cantiere non produca effetti negativi, ma anche il diritto al parcheggio“. Nulla di definito quindi, anche se il Comune di Palermo ha un’idea consistente di quelle che saranno le modifiche alla viabilità della zona.
Cambiamenti che si dovrebbero sviluppare in quattro fasi, a partire dal 1 gennaio 2024 e che si concluderanno il 27 settembre 2026. Secondo la bozza del piano esposta il 10 ottobre, la prima fase dovrebbe durare circa quattro mesi. Step prima del quale sarà eliminato lo spartitraffico attualmente presente in viale delle Alpi. Ciò al fine di recuperare dei posti auto per i residenti e per i cittadini che si recheranno nell’area di viale delle Alpi. In seguito all’inizio del cantiere, sarà chiusa la corsia di destra. Il traffico sarà quindi interamente spostato su quella di sinistra. Due le soluzioni sul tavolo. Il piano A prevede una predisposizione di un doppio senso di marcia, con una corsia destinata ad area parcheggio. Il piano B prevede invece l’istituzione di un senso unico di marcia, con due corsie parcheggio a disposizione verticale (quella a spina di pesce non sarebbe conveniente sul fronte della fluidità del traffico). “Verificheremo qual’è la migliore soluzione possibile e, così come fatto in questo primo momento di confronto, la condivideremo con i residenti e la comunità”, ha sottolineato Maurizio Carta a margine dell’incontro con i cittadini.
La fase due dovrebbe partire ad inizio maggio 2024 per concludersi a fine agosto 2024. Questa sarà con ogni probabilità il momento più delicato del cantiere, ovvero quello nel quale è prevista una restrizione della sede stradale di viale Lazio. Fatto che potrebbe comportare alcuni disagi alla viabilità. Un fronte sul quale però l’Amministrazione ed RFI hanno già fatto lo sforzo di eliminare tale disagio sia nella fase 1 che nella fase 3, ovvero quella che, secondo i piani, si snoderà da inizio settembre 2024 a fine dicembre 2024. Momento nel quale viale Lazio dovrebbe tornare a pieno regime, salvo poi subire una più lieve restrizione nella fase 4, ovvero quella che va dal 1 gennaio 2025 fino al 27 settembre 2026. Termine ultimo nel quale l’impatto del cantiere sulla viabilità dovrebber terminare. A quel punto, la ditta Manelli che si sta occupando dei lavori per conto di RFI, dovrebbe ripristinare le aree di pertinenza del cantiere, riportandole alla versione originale.
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