Si è tenuto questo pomeriggio, presso l’Aula Magna di Palazzo Steri, a Palermo, il passaggio di consegne fra il rettore uscente Fabrizio Micari e il neoeletto Massimo Midiri. Una cerimonia a cui hanno partecipato le principali autorità cittadine e regionali.
Presenti all’evento il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci; il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice e tutti i principali esponenti accademici del capoluogo siciliano e non solo.
Ed è proprio il neorettore, Massimo Midiri, ad illustrare la sua visione per il futuro dell’Università di Palermo.”Voglio immaginare un ateneo studente-centrico. Noi partiamo da condizioni economiche buone, con bilanci in attivo. Dobbiamo sfruttare questa base di partenza, più quello che arriverà dai progetti europei, per potere fare un’operazione di sviluppo su settori strategici. E per quest’ultimi intendo il digitale, la sostenibilità ambientale e le nuove residenze universitarie. Dobbiamo dare ai ragazzi la consapevolezza che entrare a Palermo significa fare un investimento sul proprio futuro. Ciò in un’università europea, moderna e piena di infrastrutture”.
A fare gli auguri di buon lavoro a Massimo Midiri ci ha pensato il suo predecessore Fabrizio Micari. Il rettore uscente fa un bilancio positivo della sua esperienza all’Università di Palermo. “Lascio un’università in un ottimo stato di salute. In questi anni, abbiamo registrato una crescita importante del numero di studenti. Siamo passati da 7700 matricole ad 11000, un numero veramente importante. Abbiamo ottenuto ottimi risultati sul fronte della ricerca. Abbiamo quintuplicato le borse di studio di dottorato rispetto al 2015″.
Presente al passaggio di consegne anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il governatore si è congratulato con il professore Midiri, augurandogli buon lavoro e auspicando una sempre maggiore collaborazione fra la Regione e l’Università. Un dialogo teso alla migliore formazione per i giovani dell’Isola. Musumeci ha anche ringraziato il rettore uscente Fabrizio Micari.
Musumeci guarda poi al futuro e alle sfide che l’Università di Palermo dovrà affrontare. Fra queste, quelle della migrazione degli studenti universitari verso il Nord. “Abbiamo tante altre cose da fare. Abbiamo dato il nostro contributo nel finanziamento delle borse di studio e dei dottorati. Questo ha permesso di rendere più attrativo l’ateneo rispetto ai giovani agnostici o che guardano al di fuori dei confini siciliani. Ed è proprio questa la grande sfida che dobbiamo affrontare. Un terzo dei giovani siciliani in età universitaria sceglie di iscriversi in altri atenei, fuori dalla nostra Isola. E’ una sconfitta, che tutti dobbiamo caricarci sulle spalle. Ma è anche un motivo in più per stare attorno ad un tavolo per capire cosa c’è da fare, rispetto a quanto è stato già fatto, per ridurre questa migrazione passiva”.
In rappresentanza del Comune di Palermo è intervenuto il sindaco Leoluca Orlando. Il primo cittadino ha tenuto ad elogiare il lavoro del rettore uscente Fabrizio Micari, con il quale ha condiviso l’idea del capoluogo siciliano come città universitaria. “Fabrizio Micari, come rettore, si è sempre comportato in modo serio. Io credo che il cambiamento sta nell’andare oltre. Lui è riuscito in questo e, andando oltre, ha abbattuto i muri di questa università, accettando di convidere con l’Amministrazione l’esperienza di città universitaria”.