Anche Partinico ricorderà Paolo La Rosa, il giovane di Terrasini a due anni dal suo brutale omicidio che ricorrerà il prossimo 24 febbraio. Domani, mercoledì 23 febbraio, l’istituto tecnico “Carlo Alberto Dalla Chiesa” organizzerà un’assemblea virtuale aperta a tutti gli studenti iscritti. Si parlerà dell’attualissimo fenomeno della violenza tra i giovani, ripercorrendo le tragiche tappe di quanto avvenuto quel 24 febbraio del 2020 quando Paolo per una futile discussione perse la vita nei pressi di un locale notturno a Terrasini.
Trattandosi di un’assemblea di istituto ovviamente non potrà essere visibile a tutti l’evento ma soltanto agli iscritti alla scuola. I ragazzi e i docenti si collegheranno tramite il canale Youtube dedicato alla scuola e parteciperanno alla discussione che si svilupperà. L’iniziativa è stata portata avanti dal docente della scuola, Pierluigi Basile, referente per i progetti della legalità: “La sorella di Paolo è stata nostra alunna sino all’anno scorso quando si è diplomata – afferma Basile -. Dunque una tragedia che oltre ad averci toccato per il tema in sé, è stata vissuta in prima linea da questo istituto”.
I due anni dall’omicidio di Paolo La Rosa ricorreranno per l’esattezza giovedì 24 febbraio. Per questo fatto di sangue nel dicembre scorso è stato chiesto l’ergastolo per Pietro Alberto Mulè, 21 anni di Cinisi. Il giovane è stato incastrato dalle indagini dei carabinieri, dalle testimonianza e dalle immagini di videosorveglianza del locale. Ad essere stato ripreso il 21enne mentre sferra dei fendenti a La Rosa, non dandogli alcuno scampo. L’imputato è stato indicato dal pm come “caldo”, da sempre molto rissoso. Tanto che sarebbe stato risaputo che usava sempre uscire con un coltello. Sul suo conto addebitate altre risse violente.
La famiglia di Paolo La Rosa ha sempre risposto con grande umanità a questa tragedia. Oltre a chiedere giustizia, la mamma, il papà e la sorella della vittima hanno avviato una sorta di campagna di sensibilizzazione specie fra i giovani. Tante le iniziative organizzate nel segno di un inno alla pace, alla fratellanza, allo stare uniti e volersi bene. Una tragedia che li ha spinti ad investire le loro energie proprio sui giovani.