Numerosi incendi hanno interessato parte della provincia palermitana questa notte, dove sono andati a fuoco sterpaglie e anche rifiuti. Dal comprensorio partinicese a quello madonita sono stati interessati da focolai di più o meno grossa entità che hanno tenuti impegnati tutta la notte i vigili del fuoco dei vari distaccamenti.
E’ stata Partinico la zona più interessata dagli incendi. Due roghi di sterpaglie si sono verificati in contrada Mirto e in viale dei Platani, nei pressi della distilleria Bertolino. Un altro incendio ha riguardato invece la via Carlo Alberto Dalla Chiesa. In questo caso oltre all’erba secca hanno preso fuoco anche i rifiuti abbandonati sul ciglio della strada. Si è alzata un’enorme fumata nera proprio a causa della combustione della spazzatura che si scorgeva anche a distanza. Non è la prima volta che in questa strada prende fuoco la spazzatura abbandonata. Il problema è che in questi giorni di emergenza, con il blocco della raccolta dell’indifferenziato, gli abbandoni si sono moltiplicati.
Un incendio ha interessato anche Monte Jato, l’area archeologica di San Cipirello. Altri roghi invece all’ingresso di Camporeale, sulla statale 624 Palermo Sciacca, e a Bolognetta.
Anche ieri è stata una giornata di incendi a Palermo e in provincia. Le alte temperature e gli incendiari hanno provocato roghi in diverse zone anche vicino al capoluogo. Quello che ha tenuto in apprensione vigili del fuoco e forestali si è verificato nei pressi della discarica di Bellolampo, l’impianto di smaltimento dei rifiuti del Comune di Palermo. Sono state impiegate diverse squadre per evitare che le fiamme potessero arrivare all’impianto. Altri incendi sono divampati nella zona dello Zen dove sono andate in fiamme anche cataste di rifiuti. Roghi anche a Partinico, Balestrate e nella zona di Piana degli Albanesi.
E’ stata un’altra notte di passione nelle periferie di Palermo dove gli incendi ai rifiuti si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Ancora tanta spazzatura abbandonata per strada che è stata incenerita da scriteriati roghi appiccati da chi in questo modo pensa di disfarsi agevolmente della spazzatura, non mettendo in conto i gravi danni ambientali legati alla combustione di certi scarti. A fare il resto, poi, le difficoltà della Rap, la società che gestisce il servizio di raccolta in città, che fa fatica a recuperare tutta la spazzatura da smaltire.