Partinico ha dato il suo ultimo saluto a Vito Stabile, l’anziano trovato morto nelle campagna di contrada Tammì dopo essere caduto all’interno di un fossato. Questa mattina la celebrazione nella chiesa di Maria Santissima del Rosario, presieduta dal parroco Giuseppe Vasi. Tanti amici si sono stretti attorno alla famiglia, affranta per il terribile incidente. La scoperta del corpo dell’uomo è stata fatta domenica scorsa a conclusione di intense ricerche che hanno visto coinvolti forze dell’ordine e vigili del fuoco. Purtroppo quando l’anziano è stato ritrovato era già privo di vita.
L’appello alla famiglia
Don Vasi ha voluto anzitutto rivolgersi alla famiglia per essere di conforto in momenti così terribili: “Ho visto che anche dai vicini di casa e dagli amici della famiglia colpita da questo lutto c’è stata molta solidarietà – ha evidenziato il sacerdote -. Ai congiunti dico di non scoraggiarsi mai anche di fronte a questi eventi così tragici, bisogna sempre custodirsi, senza lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa”. Don Vasi ha descritto Vito Stabile come una persona “ rispetto e molto attenta che si faceva volere bene”.
Un malore o forse è scivolato
La Procura di Palermo aveva disposto già poco dopo il ritrovamento della vittima la restituzione della salma ai familiari. Un decesso che sarebbe stato accidentale. Questo quanto è emerso in seguito al ritrovamento del corpo dell’anziano all’estrema periferia di Partinico. Stabile, 82 anni, pensionato partinicese, sarebbe scivolato o forse ha avuto un malore che lo fatto cadere all’interno di un dirupo. E’ lì che forze dell’ordine e vigili del fuoco lo hanno trovato.
Il riscontro del medico legale
Dopo l’ispezione cadaverica del medico legale, che non ha riscontrato sul corpo ferite compatibili con una ipotetica morte violenta, la Procura che aveva aperto un’indagine sul caso ha deciso di restituire il corpo alla famiglia. L’uomo aveva fatto perdere ogni traccia di sé da giovedì. Quel giorno stesso i familiari, non vedendo rientrare l’anziano a casa, avevano sporto denuncia al commissariato di polizia.
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