Anche Regione e Arpa chiamate in causa attorno alla distilleria Bertolino e ai controlli agli scarichi. Una vicenda che adesso innesca decisamente la polemica sul terreno politico con l’intervento del Partito Democratico che chiede più incisività a tutti gli enti preposti alle verifiche sull’attività dell’industria insalubre di prima classe. Questione che nasce in seguito a quanto emerso nei giorni scorsi, con i commissari prefettizi del Comune ad aver reso pubblico il fatto che la discussa azienda di viale dei Platani abbia scaricato sul bacino idrico fuori tabella.
“E’ indispensabile – sostiene in una nota il circolo del Pd partinicese – che anche gli altri enti competenti, quali l’assessorato regionale Territorio e ambiente, in merito alle emissioni in atmosfera comprese quelle odorigene, nonché la città Metropolitana e l’Arpa Sicilia avviino tutte le azioni loro delegate e dettagliate nella Autorizzazione Unica Ambientale del 20 ottobre 2020 che ha una valida per 15 anni. Segnaliamo a questo proposito la necessità di una accurata verifica, prima dell’inizio della vendemmia, degli accorgimenti previsti dall’Aua, affinché non si ripeta per l’ennesima volta l’esposizione a cielo aperto delle montagne di vinacce, con le note conseguenze di cattivi odori e di rischio di inquinamento della falda”.
L’Aua è l’autorizzazione unica ambientale a cui è sottoposta la distilleria Bertolino per poter operare. In tal senso cui sono diversi enti competenti che hanno potere di verifica di queste prescrizioni. Il Comune nei giorni scorsi ha emanato un atto di indirizzo in cui ha sollecitato l’ex Provincia a valutare persino la revoca dell’Aua all’industria per degli scarichi di azoto e fosforo oltre i limiti consentiti nel bacino in cui è autorizzata a smaltire le acque di lavorazione depurate.
Il Pd chiede anche maggiore trasparenza in merito, spingendo gli enti preposti ai controlli a rendere pubblici tutti i dati inerenti gli scarichi dell’industria: “Qualsiasi azienda deve poter lavorare e produrre nell’assoluto rispetto delle norme e dell’ambiente – si legge sempre nella nota dei Dem -. Auspichiamo che il Comune di Partinico porti a conoscenza dei suoi cittadini gli esiti del ricorso al Tar, proposto dalla distilleria in merito all’annullamento dell’Aua limitatamente ad alcuni parametri relativi alle emissioni odorigene del camino e per le emissioni diffuse e ai limiti per lo scarico dei reflui”.