Da oggi Partinico non è più sotto una gestione commissariale per lo scioglimento di mafia. Si è insediato il neo eletto sindaco Pietro Rao, 60 anni, farmacista veterinario e imprenditore, che alle elezioni del 13 novembre scorso ha conquistato quasi il 50% dei voti di chi si è recato alle urne, staccando nettamente gli antagonisti Toti Longo Bartolomeo Parrino.
Il saluto istituzionale
A conclusione delle operazioni di ratifica del corretto svolgimento dello scrutinio da parte della commissione circondariale elettorale, è avvenuta al palazzo di città l’ufficiale proclamazione. Rao ha indossato, come da cerimoniale, la fascia tricolore ed ha salutato i suoi predecessori, i commissari straordinari prefetti che erano in carica dal luglio del 2020, in seguito al decreto di scioglimento per mafia da parte del ministero dell’Interno.
Rao: “Sul solco del percorso commissariale”
Le prime parole di Rao sono state al miele per i commissari prefettizi, a cui sono andati i suoli sentiti ringraziamenti: “Continueremo nel solco del percorso da loro avviato e sviluppato in questi due anni e mezzo – ha evidenziato -. Ogni obiettivo che riusciremo a portare avanti sicuramente sarà anche merito di questi commissari che hanno lavorato bene e ci hanno mezzo in condizioni di poter operare al meglio delle nostre possibilità. A loro va la mia immensa gratitudine”. Questa sera, mercoledì 16 novembre, alle ore 20.15 comizio di ringraziamento in piazza Municipio da parte del primo cittadino e della sua squadra.
I primi 100 giorni
E’ stata grande festa al comitato elettorale di Piero Rao sino all’alba nel giorno dell’elezione. Il neo sindaco, visibilmente provato dalla stanchezza ma allo stesso tempo raggiante per il risultato ottenuto, ha parlato dei primi 100 giorni: “Si lavorerà anzitutto sulle emergenze – ha evidenziato – che sono quelle di mettere in sicurezza le strade piene di buche. Chiederò un incontro al prefetto perché questa città ha bisogno di sicurezza. Puliremo tutte le caditoie e imporremo un’accelerazione agli interventi sulla pubblica illuminazione da parte della ditta privata perché accenda al più presto gli impianti di tutte le strade”.
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