Chiude i battenti per irregolarità il negozio del fondatore, se così si può definire, del nuovo borgo Parrini di Partinico, quello che oggi è diventato attrattore di migliaia di turisti. A finire nel mirino del Comune l’esercizio dell’imprenditore Giuseppe Gaglio a cui gli uffici del Settore 4 hanno imposto la chiusura per alcune autorizzazioni mai richieste per l’esercizio della vendita.
Il blitz delle forze dell’ordine
Nello scorso mese di settembre ci fu addirittura un vero e proprio blitz di forze dell’ordine e polizia municipale all’interno del borgo Parrini. Fu rivoltato come un calzino e furono contestati lavoratori in nero e ambulanti abusivi. Ad essere stata anche chiusa temporaneamente un’attività imprenditoriale per le numerose violazioni accertate ed elevate multe e ammende per oltre 50 mila euro complessivi. Pesantissime le sanzioni amministrative che sono state elevate. Soltanto i militari dell’arma hanno contestato ammende per 33 mila euro complessive e sanzioni amministrative per altre 26 mila euro.
Le irregolarità
Nello specifico il provvedimento di chiusura del negozio di Gaglio non è altro che la conseguenza di quel blitz del mese scorso. Nel caso specifico fu rilevato “l’esercizio abusivo dell’attività di commercio di vicinato”. Stando a quanto accertato dai caschi bianchi il negozio sarebbe stato trovato sprovvisto di Scia, la certificazione di inizio attività che andrebbe presentata al Suap comunale, lo sportello unico delle attività produttive. “Non risulta – scrivono gli uffici comunali – alcuna Scia presentata dalla persona interessata per lo svolgimento dell’attività di commercio di vicinato. Si ritiene di dover procedere all’emissione del provvedimento di cessazione dell’attività di commercio di vicinato”.
Il boom turistico
Borgo Parrini è salito alla ribalta da circa tre anni grazie all’imprenditore, Giuseppe Gaglio, proprietario di un nucleo di abitazioni che ha totalmente ristrutturato utilizzando lo stile dell’architetto Anton Gaudì che utilizza i colori bianchi e azzurri. A fare il resto alcuni tra residenti e commercianti che hanno addobbato le stradine con fiori e vari altri accessori artistici. Nel frattempo sono sorte varie attività collaterali, commerciali e anche culturali. Espansione che però ha finito evidentemente per attirare anche operatori commerciali scorretti. I controlli congiunti di carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale sono stati dettati proprio dall’esigenza di ristabilire le regole e soprattutto la corretta concorrenza tra operatori economici.
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