La politica fa quadrato su Vanessa Costantino

Attentato incendiario a consigliera, l’assise si compatta “No alla violenza”

E’ un consiglio comunale che a Partinico fa quadrato dopo l’attentato incendiario alla consigliera di Fratelli d’Italia Vanessa Costantino. Ad essere respinta ogni forma di illegalità e di violenza soprattutto in un territorio astoricamente sempre “caldo”, dopo ciclicamente le intimidazioni agli amministratori si sono susseguite. La stessa consigliera vittima del raid con il fuoco ha assicurato che non arretrerà rispetto alla sua azione politica, non nascondendo però le difficoltà attraversate in questi giorni. L’attentato si è consumato tre notti fa in via Cappellini dove è stata data alle fiamme la Maserati intestata ad una società collegata al sindacato gestito dalla stessa Costantino e dal marito.

Costantino: “A testa alta”

“Mi sono immediatamente rivolta alle forze dell’ordine – ha rivelato Vanessa Costantino – affidandomi in toto alle indagini che svolgono per conoscere le ragioni di questo grave gesto. La violenza scatenata nei miei confronti, e di riflesso in tutta la mia famiglia, arreca inevitabilmente instabilità all’interno del nucleo. Non sarà una cosa del genere, seppur tanto grave, a fermarmi o a farmi cambiare idea o modo di fare politica. Decido dunque di andare avanti a testa alta, sempre”.

Rao: “Violenza conto una comunità”

Il sindaco Pietro Rao è stato in passato anche lui vittima di messaggi intimidatori ed ha ripercorso le difficoltà incontrate nel suoi lungo cammino politico. “Personalmente io quel gesto non lo considero un attentato alla persona – è stata la posizione del sindaco Pietro Rao – quanto alla comunità, ad una città che sta cercando di rialzare la testa e di riprendere un cammino fatto di trasparenza e correttezza.  In questi casi non ci sono appartenenze politiche, maggioranza o opposizione. Esiste un unico fronte, quello di una città che si ribella a questo tipo di violenza. La consigliera la esorto a non fermarsi”.

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Il presidente: “Cicatrici indelebili”

“So cosa significa subire atti vandalici – ha dichiarato il presidente del consiglio Erasmo Briganò -, mio padre Enzo ha ricoperto diverse cariche istituzionali ed io da ragazzino ho vissuto un brutto periodo quando ci bruciarono la casa di villeggiatura. Sono cicatrici indelebili. Dobbiamo alzare la nostra voce con un’azione amministrativa ancora più forte e decisa”. Il consigliere Toti Longo ha lanciato un chiaro messaggio all’amministrazione comunale affinchè garantisca una maggiore partecipazione nelle scelte amministrative anche l’opposizione: “Chiedo un’attenzione maggiore a tutela di tutti i consiglieri comunali – è l’appello rivolto al presidente dell’assise – che a prescindere dal loro schieramento politico devono essere messi nelle condizioni di poter operare liberamente”. Il consigliere Giovanni De Simone ha invocato soprattutto nelle ore notturne un potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine nel territorio.

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