A Partinico (Pa), i carabinieri e gli agenti della polizia municipale e personale tecnico Enel, hanno denunciato due uomini che hanno gestito un’area di stoccaggio dei rifiuti abusivi nella zona delle case popolari. La zona è stata scoperta nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio alla periferia della cittadina.
Scattano denunce
L’operazione ha visto l’impiego di circa 40 militari. I carabinieri e i vigili urbani hanno denunciato un 74enne e un 65enne che avrebbero avviato una vera e propria attività di gestione di rifiuti senza autorizzazione, occupando di fatto un’area di circa 1.000 metri quadri con depositi di ferro, parti di autovetture e altri rifiuti per un peso di 50 tonnellate.
Sequestrata l’area
L’area interessata è stata sequestrata insieme all’enorme quantitativo di rifiuti, rimosso da una ditta incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Partinico. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno effettuato verifiche anche negli alloggi popolari, denunciando 3 persone, accusate a vario titolo di occupazione abusiva di immobili, furto di energia elettrica e ricettazione.
Le indagini sulla terza zona Peep
Nei giorni scorsi i carabinieri hanno aperto un’indagine sui continui casi di incendi ai rifiuti nella terza zona Peep di Partinico, nel cuore della case popolari di contrada Raccuglia. Nel contempo il Comune, attraverso la polizia municipale, sta effettuando una serie di verifiche sul piano del contrasto al degrado ambientale del quartiere. E’ da anni oramai che questo vastissimo quartiere è diventato una sorta di polveriera, una vera e propria bomba ecologica.
Due giorni fa l’ennesimo raid
Appena due giorni prima si era verificato l’ennesimo incendio a una catasta di rifiuti. Qualcuno ha appositamente accumulato scarti di ogni tipo e li ha messi al centro dello spazzo antistante gli edifici popolari ed ha appiccato il fuoco. Sul posto una pattuglia dei carabinieri e il distaccamento locale dei vigili del fuoco costretti ancora una volta a dover domare le fiamme e soprattutto a bloccare le tremende esalazioni che provenivano da quel cumulo di rifiuti dati alle fiamme.
Commenta con Facebook