Salgono a due i candidati sindaco ufficiali a Partinico in vista delle elezioni amministrative del 13 novembre. Dopo trattative travagliate Pd, Rifondazione comunista, Movimento 5 Stelle, Verdi e varie anime civiche hanno avuto la disponibilità del noto avvocato penalista Bartolomeo Parrino. Nel frattempo il centrodestra oramai in frantumi sta mettendo in campo le ultime trattative ma appare quasi inevitabile che si vada divisi.
Parrino, che già nel 2013 era stato designato vicesindaco dall’allora candidato sindaco civico Gianfranco Bonnì che non riuscì ad essere eletto, sarà appoggiato da due liste civiche al cui interno confluiscono per l’appunto Pd, Rifondazione, Verdi e Movimento 5 Stelle. Per i Dem è la seconda elezione locale senza il simbolo. Le liste prendono il nome di “Partinico Comunità” e “L’altra Partinico”, che si definiscono “espressione dell’area politica democratica, progressista e ecologista”. “Il candidato e la coalizione – viene precisato in una nota – intendono condividere tale progetto con tutti coloro che sono interessati a una rinascita della nostra città da troppo tempo ormai abbandonata a se stessa”. Domani, sabato 15 ottobre, alle ore 11 nello spazio antistante il palchetto della musica a piazza Garibaldi si terrà la conferenza stampa di presentazione del candidato e delle liste.
Intanto l’unico candidato sindaco che si era presentato sino ad oggi, vale a dire Pietro Rao dell’Mpa, incassa nuove adesioni e trae vantaggio dalla lacerazione del centrodestra. Infatti Forza Italia e Dc Nuova hanno deciso di avvicinarsi all’ex deputato nazionale e sostenerlo. Tutto questo in seguito alla rottura del tavolo del centrodestra che non è riuscito a trovare un accordo rispetto ai due nomi che erano in ballo per la candidatura a sindaco: l’ex vicepresidente del consiglio Erasmo Briganò per Forza Italia e l’ex assessore Toti Longo per Fratelli d’Italia.
Ma attenzione perché ci sono ancora importanti incognite da tenere in conto. Ci sono i movimenti “Liberi determinati e chiari” degli ex consiglieri Toti Comito, Gianfranco Lo Iacono e Antonio Scianna e “Partecipazione comune” dell’ex consigliere provinciale Vito Giovia. Inoltre restano da collocare alcuni “scontenti” dagli ultimi accordi che potrebbero fuoriuscire e candidarsi altrove.