“Basta allagamenti a Partanna-Mondello“. Con questa semplice e inconfondibile richiesta, alcuni residenti della borgata della VII Circoscrizione si sono dati appuntamento presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Palermo, per effettuare una protesta per attrarre l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica.
I manifestanti si sono mossi in corteo, attraversando via Partanna Mondello e via Ferrante. Ciò fino all’ingresso della scuola elementare del plesso Santocanale, in via Polibio. Area fra le più coinvolte dagli allagamenti delle scorse settimane.
Il corteo fra le strade di Partanna-Mondello
Un modo per esternare le amarezze e il dissenso nei confronti dell’abbandono subito da parte delle istituzioni. Ma, anche, per palesare i danni subiti dalle abitazioni nei giorni più duri da un punto di vista meteorologico. Presenti alla manifestazione anche alcune associazioni. Fra queste quella dei “Comitati Civici”, guidati dal presidente Giovanni Moncada, e “Ripuliamo Partanna”, un gruppo di attivista che periodicamente ripulisce le strade del quartiere.
Amella (M5S): “Porre fine ai limiti del Ferro di Cavallo”
Non sono mancate le presenze appartenenti al mondo politico. Fra queste, quella dell’esponente del M5S Concetta Amella. La componente della III Commissione consiliare ha palesato la ricorrenza ciclica delle criticità legate al maltempo.
“E’ inammissibile che ad ogni pioggia si riproponga sempre lo stesso problema, ovvero quello degli allagamenti. Non si può mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini e dei residenti di questa meravigliosa borgata. Dopo tanti anni di comunicati e di annunci, questa comunità merita molto di più. Merita che si ponga fine ai limiti strutturali del Ferro di Cavallo e di tutto ciò che comporta l’allagamento di Partanna-Mondello”.
Zacco (Sicilia Futura): “Situazione drammatica. Intervenga la Regione”
Fra i più attivi sul tema allagamenti, il presidente della VI Commissione consiliare Ottavio Zacco. L’esponente di Sicilia Futura è stato audito anche dalla IV Commissione dell’Ars “Territorio e Ambiente”, proprio per palesare le criticità dell’area.
“La situazione è drammatica. Oggi, la comunità di Partanna-Mondello vive tutte le difficoltà degli ultimi quarant’anni, nei quali non vi sono stati interventi infrastrutturali. I problemi sono diversi. Iniziando dalla fuoriuscita di liquami, per un errore di progettazione del depuratore di Fondo Verde, per finire a Mondello, la cui rete di acque piovane non è collegato da nessuna parte, in quanto il Ferro di Cavallo è chiuso”.
Menzione a parte, secondo Ottavio Zacco, merita il caso di via Polibio. “E poi c’è l’altra follia, quella di via Polibio, dove il sistema di drenaggio delle acque meteoriche provenienti dalla montagna e da Tomasso Natale è collegato ad alcune vasche, insufficienti a smaltire tutti i liquidi. Se non si interviene in maniera immediata, rischiamo un disastro”.
Non mancano le frecciate al Comune. “Continuo a sostenere che l’Amministrazione Comunale non ha ne le capacità ne le competenze per effettuare questi interventi. Per questo, abbiamo chiesto l’intervento del commissario per il dissesto idrogeologico”.
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