Sarà la riforma dei Consorzi di bonifica la prima sfida che la maggioranza di centrodestra affronterà all’Ars con la ripartenza. Almeno questa l’esigenza manifestata dai vertici di governo e parlamento. la scelta dovrà essere fatta, come il regolamento prevede, dalla conferenza dei capigruppo ma le indicazioni della coalizione appaiono abbastanza chiare.
All’indomani della pausa elettorale mentre ancora l’attenzione era concentrata sui dati della consultazione c’è stato, infatti, un colloquio, a Palazzo dei Normanni, tra il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, e il governatore della Sicilia, Renato Schifani.
E’ stato fatto un punto proprio sulla ripresa dei lavori parlamentari, in particolare sulla necessità di procedere con la riforma dei consorzi di bonifica, approvata dalla giunta Schifani un anno fa con l’obiettivo di mettere ordine in un sistema che presenta diverse criticità.
In attesa che il Parlamento vengo convocato a sala d’Ercole ha ripreso a pieno ritmo l’attività delle commissioni parlamentari propedeutica alla predisposizione delle norme che poi approderanno in aula. Non c’è moltissimo tempo prima della pausa estiva che arriverà, con tutta probabilità, entro due mesi
Il Parlamento deve ripartire velocemente ma non può non tenere conto delle questioni politiche interne ai singoli partiti e alla coalizione di governo. Sia per le sostituzioni che dovranno essere operate che per gli equilibri politici nel governo e all’interno degli stessi partiti dove le trattative sono in corso sulla base della lettura del risultato elettorale.
L’esigenza politica è quella di avere una maggioranza chiara anche per evitare incidenti di percorso come già ne sono capitati in aula in passato. Incidenti da evitare soprattutto sulle riforme di rilievo.
In questo senso il presidente dell’assemblea si tiene fuori dalle beghe e precisa, in questi giorni, “In qualche ricostruzione pubblicata dalla stampa in occasione delle elezioni europee ho letto con sorpresa di un rapporto conflittuale tra il sottoscritto e i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese. Questa lettura è del tutto infondata: i miei rapporti politici e personali con Salvo e Giampiero sono sereni e solidissimi” precisa il presidente dell’Ars che è anche dirigente di Fratelli d’Italia.
“È stata proprio questa unità di intenti – aggiunge – a consentire a Fratelli d’Italia di confermarsi primo partito della Nazione, in crescita, in Sicilia come nel resto d’Italia, – conclude Galvagno – rispetto alle elezioni europee di cinque anni fa”.
Ma intanto arriva un pessimo segnale. salta la seduta della Commissione Attività produttive che doveva affrontare il tema del decreto degli aiuti agli agricoltori, i famosi dieci milioni di euro messi in campo dalla regione per il foraggio e altri interventi urgenti. Solo 5 presenti su 13 deputati non bastano per il numero legale e gli agricoltori aspettano