Il consiglio approva il progetto del “Parco a Mare allo Sperone“, permettendo la prosecuzione dell’iter, nel tentativo di correre per non perdere i finanziamenti. L’importo dell’investimento con fondi del Pnrr ammonta a quasi 18,5 milioni di euro. Questo è il primo dei 4 progetti finanziati che il consiglio ha esitato favorevolmente, in attesa che a breve arrivino gli altri tre progetti. Si tratta della riqualificazione ecocompatibile del lungomare Bandita e del porto della Bandita con annesse aree portuali, ed infine il contratto di Fiume e di Costa Oreto.
Si tratta di lavori massicci che andranno a riqualificare attraverso la bonifica e varie opere tutta la zona costiera dopo 50 anni di devastazione, distruzione e deturpazione della costa Sud. Un tempo questa zona per i Palermitani rappresentava l’unico litorale dove sostare e soggiornare nel periodo estivo. Qui vi erano stabilimenti balneari e anche una delle cantine migliori d’Italia.
“Questo – specifica il sindaco Roberto Lagalla – è solo uno dei piani per far rinascere quest’area, deturpata dall’oltraggio del sacco di Palermo perché è qui che veniva depositato il materiale di risulta. Ringrazio l’aula per l’apporto e l’approvazione di ieri sera, gli uffici e la cabina di regia che ho voluto sui fondi extra-comunali. Ci sta permettendo di correre su progetti strategici e di non perdere risorse fondamentali per la città”.
“Un risultato non affatto scontato – ha aggiunto l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Mineo -. Con questi interventi cambieremo il volto di circa un chilometro e mezzo di costa e di via Messina Marine, offrendo una serie di servizi e di sviluppo non solo al quartiere, ma a tutta la città. Confidiamo nella sensibilità, dimostrata già ieri, del Consiglio comunale per compiere anche gli altri passaggi che arriveranno, ovvero il consolidamento dell’approdo della Bandita, lungomare della Bandita e la riqualificazione ecosostenibile della foce dell’Oreto”.
“L’approvazione della variante sul progetto del Parco a mare dello Sperone è un passaggio fondamentale per la concreta realizzazione della riqualificazione della Costa Sud – dice con soddisfazione il commissario straordinario del governo per la Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta -. La collaborazione costante e assidua tra la struttura commissariale e gli uffici comunali ha consentito di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie a mandare in aula il primo dei quattro progetti da realizzare entro il 30 giugno 2026″.
“Un lavoro scrupoloso di correzione e integrazione del progetto – hanno precisato i consiglieri dei gruppi di opposizione Progetto Palermo, Pd, M5S, Oso e del gruppo misto – è stato fatto dall’opposizione che è riuscita a farsi ascoltare da maggioranza e amministrazione comunale. Purtroppo però, non siamo stati messi nelle condizioni di esprimere un parere positivo perché il progetto presentato al consiglio ha molti limiti e non interviene né sulla riqualificazione ambientale, né sulla balneabilità e sui servizi per garantirne la fruizione. Se non si raggiungerà l’ogv, cioè il collaudo dell’opera, entro giugno 2026, il finanziamento Pnrr sarà perso, con il rischio di pregiudicare il piano di riequilibrio del Comune di Palermo. Un progetto di fattibilità come è questo, va inevitabilmente incontro a imprevisti e varianti, che la costa sud e la città di Palermo non possono permettersi”.
“Non posso che essere soddisfatto per l’approvazione di questo primo progetto – è la posizione di Pasquale Terrani, presidente della VII commissione consiliare -, in attesa che arrivino gli altri tre per la dovuta approvazione in consiglio comunale. La riqualificazione della costa sud di Palermo avrà una ricaduta fortemente positiva su tutta la città in termini sociali, economici, turistici, occupazionali e per gli imprenditori. Da tanti anni mi occupo della riqualificazione della zona organizzando eventi e circa 10 convegni per la bonifica e la riqualificazione della fascia costiera”.
Di passo decisivo per la riqualificazione della costa sud di Palermo parla il consigliere Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo: “Aree verdi, parcheggi, campi sportivi, piste ciclabili e percorsi pedonali rilanceranno una porzione della città che in passato è stata deturpata e che potremo finalmente restituire ai palermitani. Un risultato straordinario raggiunto grazie al lavoro dell’amministrazione comunale, degli uffici e del consiglio comunale in cui maggioranza e opposizione hanno saputo lavorare insieme per il bene dei palermitani”.
“La commissione urbanistica – afferma uno dei consiglieri componenti, Leopoldo Piampiano – si è distinta per l’attenta disamina della proposta e per l’elaborazione di alcuni emendamenti. Sono stati votati dal consiglio comunale e danno un input preciso agli uffici in merito alle linee guida da seguire per la redazione del progetto esecutivo, con particolare riferimento alla tutela della componente ecologica, ambientale e paesaggistica al giusto rapporto fra le superfici destinate ai parcheggi e il verde, alla migliore fruizione da parte dei cittadini dell’intera area, con attenzione alla tutela delle esigenze dei cittadini diversamente abili”.
“C’è la ferma volontà di questa amministrazione – ha assicurato il consigliere della 2ª circoscrizione, Giuseppe Piazzese – di sviluppare, con utili e necessarie opere, le grandi potenzialità che la Costa Sud possiede e che le consentiranno di diventare volano di economia, con grande giovamento per Palermo e per il tessuto imprenditoriale che vorrà investire nel territorio della seconda circoscrizione”.
“Un parco a mare con servizi e tanto verde, fruibile per i cittadini, che vedrà cambiare il volto di una porzione di città – ha aggiunto Giuseppe Federico, presidente della 2ª circoscrizione – per tanti anni martoriata da dimenticanze istituzionali che hanno favorito un degrado culturale che nei fatti, con questa svolta, verrà invertito. Altresì è già pronto il progetto esecutivo per il ripristino del parco Libero Grassi che ricade sul territorio di Acqua dei Corsari, avamposto iniziale di quella litoranea detta Costa Sud per chi si immette uscendo dall’autostrada in città e si estende per 7 km fino al limite di Sant’Erasmo”.