- Al via un piano di interventi per il contenimento dei daini nel Parco delle Madonie
- Iniziative concordate tra assessorato regionale Territorio ed Ambiente ed i 21 sindaci dei comuni madoniti
- Saranno avviati il piano di gestione del daino e partirà l’iter per l’introduzione tra le specie cacciabili
Al via una serie di interventi per il contenimento dei daini nell’area del Parco delle Madonie. Le iniziative sono state concordate nel corso di una riunione straordinaria, convocata nella sede del parco dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, con i 21 sindaci dei Comuni del comprensorio madonita, 15 dei quali ricadenti all’interno dell’area del parco. Ha partecipato anche il responsabile della ripartizione faunistica-venatoria della provincia di Palermo.
Sarà avviato il piano di gestione del daino
All’interno dell’area del parco sarà avviato il piano di gestione del daino, già approvato in precedenza. Per le zone esterne all’area protetta sarà predisposto un Piano di abbattimento selettivo, come già fatto per i cinghiali. Questo, a settembre dello scorso anno prevedeva l’utilizzo del recinto allestito a Piano Zucchi ed eventualmente, se necessario, anche una seconda struttura. Sempre a settembre del 2020 si è stimato che sulle Madonie circolavano circa diecimila esemplari di daino e si è calcolato che l’incremento annuo della specie fosse del quaranta per cento.
Partirà iter per introduzione tra le specie cacciabili
Sarà inoltre avviato l’iter per l’introduzione del daino tra le specie cacciabili e il contestuale inserimento nel calendario venatorio. Infine, ai sindaci l’assessorato fornirà una bozza di ordinanza sindacale che consenta loro di intervenire tempestivamente in casi di emergenza.
Cordaro “Interverremo nell’assoluto rispetto di ambiente e fauna”
“Veniamo incontro – spiega l’assessore Cordaro – ai primi cittadini e alle comunità locali, assieme alle quali abbiamo individuato una serie di azioni da mettere in campo per limitare i danni alle produzioni agricole, agli allevamenti e al patrimonio forestale causate da un’eccessiva presenza di daini sul territorio. Interverremo, nell’assoluto rispetto dell’ambiente e della fauna selvatica, per evitare episodi che si verificano con una frequenza ormai eccessiva e pericoli per l’incolumità delle persone”.
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