Il Geoparco delle Madonie ospiterà in autunno a Petralia Sottana le celebrazioni del ventennale della rete mondiale dei Geoparchi alla presenza del presidente mondiale dei Geoparchi Unesco prof. Nickolas Zouros. La decisione è stata adottata ieri a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale dei Geologi durante comitato nazionale degli Unesco Global Geoparks, che ha visto anche, all’unanimità, l’elezione del nuovo coordinatore nazionale, Alessia Amorfini, funzionaria del Parco Regionale delle Alpi Apuane Geopark.

Le parole di Caltagirone

“Stiamo già lavorando all’organizzazione dell’evento”, afferma il commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone. “Questa sfida ci stimola a fare sempre più e sempre meglio all’interno della grande famiglia dei Geoparchi mondiali”.
“Nel ringraziare Aniello Aloia per il prezioso contributo fornito in questi anni per la crescita della rete nazionale – prosegue Caltagirone – il Geoparco UNESCO Madonie saluta con favore l’elezione di Alessia Amorfini, da ieri alla guida del coordinamento del Geoparchi italiani”. Lo

“Siamo certi che Amorfini non mancherà di operare intensamente in vista delle sfide future, a partire dalla tutela della biodiversità geologica sul nostro Paese, e dell’ambiente più in generale, intesi come strumento di sensibilizzazione – delle nuove generazioni soprattutto – verso quelle emergenze giá individuate come prioritarie dall’Unesco per un corretto equilibrio tra Uomo e Biosfera, e che in queste ore si stanno prepotentemente posizionando al centro del dibattito, soprattutto nelle aree del Sud Europa: la tutela del suolo, la gestione ottimale delle risorse idriche e la prevenzione della desertificazione”.

L’Ente Parco Madonie si aggiudica bando per tutela piante rare

A fine gennaio l’Ente Parco delle Madonie si è aggiudicato un bando pubblico di finanziamento, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, per un progetto di “Conservazione, ripopolamento e caratterizzazione genetica di specie vegetali endemiche e rare minacciate del Parco delle Madonie”. Il programma, a valere sui fondi del Pnrr, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto NextgenerationEu, e punta a tutelare, nell’ambito delle specifiche competenze dell’Ente Parco, alcuni dei più delicati aspetti vegetazionali locali.

Il progetto, dell’importo di 186.464 mila euro e della durata di 20 mesi, prevede essenzialmente misure di conservazione di cinque specie endemiche delle Madonie, tra cui una specie composta da un solo individuo (Adenostyles alpina subs nebrodensis), due Ginestre (Genista demarcoi e Genista madoniensis Raimondo), una di Sorbo (Sorbus aucuparia subs praemorsa) e un intervento di traslocazione per Abies Nebrodensis, il rarissimo abete esclusivo di questo areale, di cui sopravvivono appena 30 esemplari nel vallone Madonna degli Angeli sul versante polizzano dell’Anfiteatro della Quacella.

Le aree di intervento (ad eccezione della traslocazione dell’Abies) ricadono nel territorio del Parco e di dieci Zone Speciali di Conservazione o di Zone di Protezione Speciale.

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