Con una delibera approvata ieri dalla Giunta comunale è stato deciso un prelievo dal Fondo di riserva 2019 dell’importo di 161 mila euro per lo svolgimento delle indagini ambientali finalizzate alla riapertura di una parte, circa il 55% del totale, del Parco Cassarà, la vasta area verde fra via Ernesto Basile e via Altofonte inaugurata
nel 2011 e posta sotto sequestro nel 2014 a seguito del rinvenimento di sostanze inquinanti in superficie e, in alcune zone, anche nel sottosuolo.
Dopo il sequestro da parte della Magistratura, l’area è stata suddivisa in tre zone in base al presunto rischio decrescente per gli utenti: Rossa, Gialla e Verde. Sarà quest’ultima, estesa per circa il 65% del totale del parco e che si trova al confine con via Altofonte ad essere interessata da questo provvedimento.
Qui si era già intervenuti con una pulizia manuale e meccanica di raccolta dei resti di amianto-cemento già fra il 2015 e il 2016, mentre altri interventi in superficie sono stati svolti nella cosiddetta “area gialla”.
Con i fondi prelevati adesso sarà bandita una gara che permetterà di effettuare 12 indagini sulla qualità del sottosuolo: dei “carotaggi” e successive analisi permetteranno di stabilire se vi siano sostanze inquinanti o se siano invece rispettati tutti i parametri di salubrità di legge e si possa quindi procedere alla riapertura.
Una prima gara era stata bandita nel 2018 ma lo stesso bando era stato ritirato in autotutela.
“Speriamo – ha dichiarato il Sindaco – che finalmente questa triste vicenda abbia intrapreso la giusta strada verso una soluzione perché la seconda area verde della città dopo la Favorita possa finalmente tornare ad essere fruibile.
Per la sua collocazione e conformazione, il Parco Cassarà rappresenta infatti uno spazio straordinario per la socialità, per il tempo libero e per poter godere di attività all’aria aperta, che è però fondamentale possa svolgersi in tutta sicurezza.”
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