“Bonificare il parco Cassarà con i fondi del Geobonus“. E’ questa la proposta del consigliere comunale della Lega Alessandro Anello.
L’esponente del Carroccio ha presentato una mozione per impegnare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, e la Giunta ad attivarsi affinché si possano subito individuare progetti per il risanamento ambientale del polmone verde fra corso Pisani e via Ernesto Basile.
Parco Cassarà chiuso da otto anni
A tal proposito, non sono arrivate buone notizie sulla cosiddetta area rossa, quella nella quale è stata rinvenuta la maggiore presenza di rifiuti speciali. Da quanto emerge dall’incontro di venerdì 17 settembre, le bonifiche non sono state ancora completate. A ciò si aggiunge la necessità di mettere in campo un piano di caratterizzazione per l’intero parco.
Un atto che definirà l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali. Ciò in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito. In assenza di questi elementi, la chiusura imposta nel 2014 continuerà a persistere. Da allora infatti, il grande polmone verde sito fra via Ernesto Basile e corso Pisani, non ha più rivisto la luce. Un tempo quasi triplo rispetto a quello nel quale gli utenti del parco Cassarà hanno avuto accesso.
L’iniziativa della Lega Giovani: “Salviamo il parco Cassarà”
A fine ottobre la Lega Giovani, coordinata da Elisabetta Luparello, ha lanciato una petizione intitolata “Salviamo il parco Cassarà”. Ciò per chiedere la bonifica e la riapertura dell’area interdetta alla cittadinanza da quasi otto anni.
La manifestazione ha avuto luogo davanti l’ingresso del parco intitolato al dirigente della Squadra mobile ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985 nell’androne dell’abitazione, in viale Croce Rossa, insieme con l’agente di scorta Roberto Antiochia.
Le parole di Alessandro Anello
“Richiamiamo l’opportunità per il Comune di avvalersi del Geobonus – spiega Anello – strumento introdotto nella Finanziaria 2019 su proposta della Lega e destinato a finanziare interventi di bonifica ambientale su edifici e terreni pubblici, consentendo il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni e delle imprese”.
“Con il Geobonus possono essere finanziati progetti di bonifica ambientale, inclusa la rimozione dell’amianto, di prevenzione e risanamento del territorio, di realizzazione e ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate preesistenti e di recupero di aree di proprietà pubblica. Il perdurare dello stallo degli interventi – conclude l’esponente del Carroccio – rappresenta una sconfitta per l’amministrazione comunale nella direzione della lotta alla malavita perché la difesa della legalità passa anche da questo tipo di iniziative”.
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