Le opere sono completate, ma dei 115 posti auto promessi ancora non c’è traccia. Scoppia nuovamente il caso sul parcheggio di via Generale Cadorna, a Palermo. Una struttura finanziata nel 2016 con i fondi del cosiddetto “Patto per Palermo” ma che ad oggi non ha ancora visto la luce. Impianto di cui l’area del centro storico avrebbe bisogno, anche alla luce della presenza dell’ospedale “Di Cristina”. I cancelli però continuano a rimanere chiusi, i cittadini parcheggiano dove capita e i disagi per chi vive la zona si moltiplicano.
I disagi vissuti dai residenti
Un concetto che vale tanto per i residenti quanto per gli operatori dell’area, come il parroco della chiesa di San Giuseppe Capasso Massimiliano Turturici, il quale oggi ha postato sui social il video delle difficoltà che un’agenzia di servizi funebri ha avuto nel portare un feretro all’interno della chiesa di via dei Benedettini. “Questo è quello che siamo costretti a vivere ogni giorno – sottolinea Turturici – con un parcheggio pronto da tre anni e sempre chiuso, nonostante di continuo mi rispondono che sta aprendo. Macchine posteggiate ovunque“.
L’annuncio: “Entro dieci giorni verrà inaugurato”
Eppure, sulla possibile apertura del parcheggio di via Cadorna, sono arrivati diversi annunci. L’ultimo risale a febbraio 2023, quando dal Comune arrivarono notizie del completamento dei lavori. Fra gli esponenti politici che ha espresso soddisfazione per la notizia fu il consigliere comunale della Nuova DC Salvo Imperiale. Ed è proprio l’esponente democristiano a tornare sull’argomento, annunciando novità sull’open day del parcheggio. “Dopo aver ascoltato Automobile Club Servizi (ACS), società concessionaria del parcheggio, mi è stato comunicato che si sta effettuando il collaudo degli ascensori da destinare alle auto ed entro dieci giorni l’impianto aprirà al pubblico“. Da capire se l’ennesima promessa si tramuterà o meno in realtà.
La storia del parcheggio dell’Albergheria
Un progetto, quello del parcheggio pubblico, che rientrava nella cosiddetta misura PAPA 180 compresa nel Patto per Palermo. Un accordo, sottoscritto nel 2016, che comprendeva investimento per oltre 770 milioni di euro. Di questi, tre sono stati destinati alla struttura che servirà sia il quartiere “Albergheria” che il pubblico del limitrofo ospedale “Di Cristina”. Un plesso che racchiuderà al suo interno 115 posti auto, più i settori destinati alle moto e alle bici elettriche.
Sui lavori, il Comune di Palermo anticipò la prima tranche di pagamenti nel 2019. Ciò con il versamento del 10% dell’importo complessivo finalizzato al progetto. Una struttura che, pur apparendo dall’esterno a buon punto, risultava ancora non consegnata. Elemento che ha attratto le proteste dei residenti, costretti a transitare in una strettissima via laterale per recarsi da via Cadorna a via dei Benedettini. Arterie sulla quale è presente proprio l’ingresso dell’ospedale. Gli interventi, sui quali il Comune ha fatto da tramite, secondo quanto previsto dall’accordo sul Patto per Palermo, si sono conclusi il 17 luglio 2021. A mancare all’appello, secondo quanto fu riferito dall’Arnas Civico, sarebbero stati i collaudi strutturali e tecnico-amministrativi.
A febbraio 2023, arrivò l’annuncio della conclusione definitiva dei lavori. Da lì in avanti rimaneva da affidare soltanto la gestione dell’impianto. Bando di gara poi vinto da ACS (Automobile Club Servizi), costola dell’ACI. Ma l’impianto non ha ancora aperto. Ciò in attesa, riferisce il consigliere Salvo Imperiale, che venge effettuato il collaudo degli ascensori destinati alle auto. Fatto che si dovrebbe concludere entro dieci giorni.
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