Polemiche sul parcheggio che si sta realizzando sotto il parcheggio Ina a piazzale Ungheria con tanto di botta e risposta tra i consiglieri e l’assessore comunale.
“Ieri mattina ho effettuato un atto ispettivo, – si legge in una nota dei consiglieri comunali – accompagnato dalla Polizia municipale e dalla collega Argiroffi, presso il cantiere di Largo Pasqualino (adiacente piazzale Ungheria – grattacielo Ina).
Per la toponomastica quel piazzale è chiamato Largo Pasqualino e mi sembra strano – dice Fabrizio Ferrandelli – che possa essere una zona privata in cui si sta costruendo una rampa carrabile di accesso a dei parcheggi che già risultano in vendita con tanto di cartello.
Il traforo effettuato nel muro di contenimento di cemento armato per l’accesso dalla rampa ai box auto, ricavati nel piano seminterrato del grattacielo Ina, a mio avviso – precisa Ferrandelli – non può che riguardare l’area del palazzo di 16 piani in cui vivono circa 80 condomini, i quali dovrebbero autorizzare i lavori stessi.
Cosa che con certezza non è avvenuta. Inoltre, sono venuto in possesso di una nota della Sovrintendenza che informa il Comune di Palermo di non avere rilasciato nessun nulla osta. Per di più non per la realizzazione di parcheggi privati, ma per la semplice ristrutturazione del piano terra e cantinato. L’area in oggetto, infatti, è un tessuto Urbano industriale e il grattacielo Ina sorge su netto storico, motivo per cui la Sovrintendenza invia questa nota al Comune.
Ho contattato gli uffici comunali – continua – per avere ulteriori riscontri in merito alla vicenda. In primo luogo vorrei capire se il varco effettuato compromette o meno la sicurezza dell’edificio e se l’area è di pertinenza comunale o privata. Sono in possesso di una sentenza – aggiunge il leader di +Europa – con cui il comune di Palermo è stato condannato nel passato al pagamento delle spese di ristrutturazione dei portici del grattacielo Ina in quanto il passaggio è di uso pubblico.
Questo alimenta in me i sospetti sulla proprietà dell’area soggetta agli scavi che si trova, appunto, al di fuori del porticato. Ho scritto ieri stesso al sindaco, all’assessore competente e ai dirigenti chiedendo che i lavori vengano sospesi in autotutela per sciogliere ogni dubbio”.
“A seguito della segnalazione ricevuta dai consiglieri Ferrandelli e Argiroffi su fatti che potrebbero risultare particolarmente gravi, attesa la responsabilità degli uffici e la complessità tecnica della vicenda, ho chiesto al Capo Area di fornire una relazione, valutando l’opportunità di interventi amministrativi urgenti e vagliando quanto
fatto fino ad oggi dagli uffici.
Ho ricevuto assicurazione che gli accertamenti richiesti saranno svolti in tempi brevissimi”.
Lo dichiara l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Maria Prestigiacomo.