I siciliani amano Papa Francesco e la loro fiducia nel Santo Padre è del 4% superiore a quella del resto del Paese. Un dato che emerge in apertura dell’Anno Santo, che ha come tema ispiratore la “speranza” e nell’avvicinarsi al Giubileo della Comunicazione.
Il tema della speranza sembra intercettare le aspirazioni e le istanze dell’opinione pubblica in Sicilia: il 76% dei cittadini è convinto che oggi la speranza sia in crisi nel mondo contemporaneo: è un’attesa che sopravanza l’aspettativa di messaggi di matrice strettamente spirituale.
Forte è l’auspicio che il Giubileo possa rafforzare l’attenzione sulle urgenze della società: : è un’attesa che sopravanza l’aspettativa di messaggi di matrice strettamente spirituale. Il 72% dei siciliani spera che, nel corso del 2025, cresca l’impegno per la pace in tutte le aree di guerra. 6 su 10 si augurano che si rafforzi la lotta alle cause strutturali della povertà e della fame e l’impegno contro le disuguaglianze, temi che hanno contraddistinto – nella percezione collettiva – il Pontificato di Francesco.
Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, su un campione nazionale di 3.008 intervistati, con un focus di indagine realizzato proprio in Sicilia, dal 3 al 10 gennaio, su un campione di 800 intervistati, rappresentativo della popolazione residente nell’Isola.
In vista del Giubileo della Comunicazione che si apre il 24 gennaio, i risultati della ricerca sono stati presentati a Papa Francesco, che ha ricevuto in Udienza privata, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il direttore di Demopolis Pietro Vento e le ricercatrici dell’Istituto Giuseppina Montalbano e Maria Sabrina Titone.
Il Pontefice è oggi un riferimento di fiducia per l’80% dei siciliani, con un dato che supera di quattro punti la media nazionale.
“Papa Francesco, sin dal primo anno di Pontificato – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – è la figura pubblica della quale, in assoluto, i siciliani si fidano di più: ben oltre la fede o la pratica religiosa. Piace la sua sintonia con i bisogni reali delle famiglie, la chiarezza e la spontaneità delle sue parole”.
Per 7 siciliani su 10 – secondo la ricerca dell’Istituto Demopolis – il Magistero di Francesco si caratterizza per l’inesausto richiamo alla pace e alla fratellanza contro l’odio e le guerre. Il 61% cita l’attenzione di Bergoglio agli ultimi e ai più deboli, con un invito costante ad un ritorno al Vangelo.
L’Anno Santo si presenta anche come un’occasione di bilancio nel cammino di rinnovamento della Chiesa. Nella percezione degli intervistati in Sicilia, la principale difficoltà della Chiesa Cattolica sta oggi nel conciliare fede e storia con le sfide della contemporaneità. Poco meno di un quarto cita lo scandalo degli abusi sessuali. Ulteriori difficoltà segnalate sono il riuscire a farsi ascoltare sui temi della pace, a coinvolgere le nuove generazioni, ma anche a frenare la crisi delle vocazioni nella grande comunità del cattolicesimo mondiale.