Pamela Conti, in sintesi un viaggio da Ballarò al Venezuela, conquistando l’America a suon di calci, assist e goal. Ma questa volta dalla panchina. E’ la storia di Pamela Conti, prima giocatrice di calcio ed ora allenatrice della nazionale di calcio femminile del Venezuela. La squadra allenata dalla picciridda del quartiere palermitano degli specchi (Ballarak, in arabo) ha vinto la medaglia d’oro a Giochi Continentali. E’ il primo alloro per la nazionale di Caracas.

A Talk Sicilia l’intervista a Pamela Conti

A Talk Sicilia, Pamela Conti ha raccontato la sua storia personale e professionale. L’intervista integrale alla Conti verrà trasmessa oggi alle 18,00 su Video Regione (canale 14 del digitale terrestre) e lunedì prossimo alle 15,00 sulla pagina di Blogsicilia.it

Una passione infinita per il calcio

La storia di Pamela è la storia di una passione infinita per il calcio, un amore cominciato tra i vicoli di Ballarò, con una sequela infinita di palleggi e tiri a porte immaginarie, qualche cassetta d’arance rovesciata e un pentolone con l’olio bollente finito per terra. “Quanta frutta ho fatto cadere – racconta con un filo di nostalgia Conti, riavvolgendo i fili della memoria – con le cassette che mio papà disponeva fuori, lui vendeva anche le uova”. ”

Quei palleggi rischiosi tra i vicoli di Ballarò

“Mi piaceva uscire dalla taverna palleggiando – ricorda l’allenatrice vincitrice dell’alloro continentale – per me era come una sfida e cercavo di non farla cadere mai”.  Il papà di Pamela Conti era anche un mago dello street food. Dal pentolone fumante ricolmo di olio bollente, schizzavano fuori dei croccantissimi broccoli in pastella, una delizia per il palato. “Papà mi diceva sempre di stare attenta, perché potevo far cadere la pentola con l’olio bollente”. Ed ecco il patatrac, dribbling secco, palleggio volante ma la palla schizza via e colpisce in pieno il pentolone. “Mio padre s’è arrabbiato tantissimo – ricorda Conti – mi ha sgridato, dicendo vai via, non ti voglio vedere per almeno due mesi”.

Pamela Conti, un palmares ricco di scudetti in tutta Europa

Ma niente ha potuto fermare la passione di Pamela Conti. La sua è stata una carriera strabiliante. Inizia a Palermo con le Aquile per poi attraversare il Tirreno e sbarcare in Sardegna, dove a 17 anni indossa la maglia della Torres. In Sardegna vince due scudetti, cinque Coppe Italia e tre Supercoppe. Uno score di tutto rilievo con 185 presenze e 95 goal. Tra il 1999 e il 2013, Pamela sarà anche una colonna della Nazionale italiana. In maglia azzurra accumula 94 presenze, segnando 26 marcature. Dopo l’esperienza in Sardegna, Conti sente il richiamo dell’estero. Giocherà in Spagna, Stati Uniti, Russia e, dopo una breve parentesi di ritorno alla Torres, conclude la sua carriera in Svezia. Anche all’estero accumula vittorie, goal, campionati nazionali e coppe.

A 32 anni dice addio al tappeto verde ma continua a vivere e respirare calcio. Non appende gli scarpini al classico chiodo. In campo, adesso, ci va da “coach”: ed è subito un successo, con la vittoria dei campionati sudamericani alla guida della nazionale venezuelana. Una vittoria incredibile, ottenuta ai rigori contro il Cile. “E’ stato qualcosa di incredibile – racconta con emozione il Ct del Venezuela – anche se io non ho avuto la possibilità di tornare a Caracas perché sono dovuta venire qui a Palermo per problemi familiari. Spero di tornarci presto per continuare i festeggiamenti”.

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