Il caso della palestra della caserma di polizia di Palermo sbarca alla Camera. La vicenda della struttura sportiva chiusa da 5 mesi dalla direzione del Reparto Mobile di Palermo per inadempienze da parte dell’associazione che la gestiva è ora oggetto di una interrogazione parlamentare a firma del Cinquestelle Riccardo Nuti.
L’atto, diretto al ministro dell’Interno, mira a capire quali azioni intenda intraprendere il ministero per ottenere il rispetto delle norme e garantire la riapertura della struttura, chiusa in autotutela perché l’associazione che la gestiva non rispettava alcuni requisiti relativi al pagamento delle utenze e dei canoni, fissati in una nota del ministero dell’interno risalente al 2008.
La vicenda è stata pure oggetto di denuncia da parte del sindacato di Polizia Consap. Ora entra alla Camera sotto forma di interrogazione.
Al dicastero diretto da Alfano, Nuti chiede se intende recuperare le somme dovute dall’associazione che ha gestito la palestra e se cercherà di capire se il caso della struttura di corso Pisani non sia un episodio isolato nel resto del Paese, con grave ripercussioni sulle finanze pubbliche.
“La cosa grave – dice Nuti – è che si sono dovuti aspettare 7 anni per verificare se l’associazione non avesse i requisiti per gestire la palestra, consentendole per tutto questo tempo di non corrispondere utenze e canoni, e, pertanto, causando un evidente danno alle finanze pubbliche”.
Intanto il portone della palestra rimane sbarrato, impedendo l’addestramento professionale del personale di sicurezza e le varie attività ai numerosi frequentatori della struttura. “E tutto questo – afferma Nuti – a dispetto del fatto che ci sono altre associazioni disposte a gestire la palestra”.
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