Si intitola “Palermu ammucciatu” ed è un reading di Alberto Samonà, dedicato al Genio di Palermo, con l’accompagnamento musicale di Emanuele Bruno, in programma domenica 6 gennaio, alle 18 nei locali di Spazio Arèa, in piazza Rivoluzione (ingresso da via Schiavuzzo 65).
Una lettura teatralizzata, che si svolgerà in occasione della giornata di chiusura di “Fieravecchia”, la manifestazione artistica organizzata dall’associazione Arèa dal nome della fiera che si svolgeva, fin da tempi antichissimi, nell’omonima area palermitana, limitrofa ai Lattarini, abitata da mercanti d’arme, di tele di alona, iuta, e canapa.
“Palermu ammucciatu”, breve testo scritto dallo stesso Samonà, è l’occasione per narrare il Genio, nume tutelare della città, ma spesso nascosto agli occhi di tutti, sconosciuto, nonostante nel capoluogo siciliano vi siano molteplici statue e dipinti, realizzati nei secoli per rendergli onore. Il Genio, protettore pagano di Palermo, giovane e vecchio al tempo stesso, è un simbolo di Palermo, anzi egli stesso si chiama Palermo ed carico di riferimenti tradizionali ed esoterici, ma anche sociali e politici. Nei secoli ha rappresentato il Senato, ma anche il Popolo, i singoli e le comunità che vissero nei mandamenti civici.
Oggi viene dato per scontato, qualcuno ne celebra la figura, ma il suo significato è dimenticato, come nascosto, ammucciato, appunto. Egli però resta immobile a sovrintendere quartieri e genti di Palermo, a guardare con sguardo impassibile ma mai assente ciò che avviene nella città e ciò che combinano i suoi figli.
L’ingresso è libero.
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