I giovani dalla parte delle vittime di violenza. Flashmob, fiaccolate e rumore per dire basta al fenomeno del femminicidio. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, numerosi studenti del liceo classico Vittorio Emanuele II, sono scesi in piazza per commemorare i tanti casi di donne vittime di soprusi. Un flash mob organizzato dalla sinergia di alunni e professori per un fine comune: dire basta alla violenza fisica e psicologica a danno delle donne.

Via vittorio Emanuele si colora di rosso. Maglie, sciarpe e volto colorato di rosso per centinaia di studenti per rappresentare la battaglia contro i maltrattamenti e i femminicidi. Slogan tinteggiati su maglie bianche che riportano frasi a supporto del tema: ‘ti rissi no’, ‘io non ci sto’, poi il coro dei giovani a suon di ‘vietato morire’ di Ermal Meta.

 

25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Da nord e sud l’intero stivale si unisce in coro: ‘basta violenza sulle donne’. Migliaia le manifestazioni organizzate per fare “rumore” , a pochi giorni dall’ultima vittima di femminicidio, Giulia Cecchetin, uccisa brutalmente dall’ex fidanzato all’età di 22 anni.

Ogni anno, il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle nazioni unite nel 1999. La scelta di tale data proviene dalla commemorazione e dal coraggio dimostrato da tre attiviste politiche, tre sorelle  soprannominate “mariposas”, poi uccise e torturate, i cui corpi vennero gettati in un dirupo. E’ proprio in ricordo di Patria, Maria Teresa e Minerva che ogni 25 novembre è dedicato all’attivismo contro la violenza di genere e alla cultura machista.

Fiaccolata per Giulia Cecchetin

Candele e passo lento per centinaia di giovani in memoria di Giulia Cecchetin, l’ultima vittima di femminicidio. Una fiaccolata organizzata dagli studenti e dalle studentesse della facoltà di giurisprudenza insieme all’associazione Dragotto e Bellisario per manifestare silenziosamente contro qualunque tipo di violenza. Il corteo è partito alle 21,30 davanti all’ingresso della facoltà di giurisprudenza e si è concluso davanti a palazzo Steri, in piazza marina.

 

 

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