Chi di ‘Zona Cesarini’ ferisce, di ‘Zona Cesarini’ perisce. Qualcuno al Barbera l’avrà certamente pensato quando Biraghi ( ex Catania ) qualche minuto dopo il novantesimo ha infranto il sogno rosanero di vincere due partite consecutive, proprio come aveva fatto il Palermo in casa del Genoa.
Quella contro il Pescara era la prima di due gare fondamentali, anzi decisive, per la corsa salvezza del Palermo: la prima occasione è stata sprecata, perchè queste partite in Serie A si devono chiudere, soprattutto quando giochi in casa e contro una squadra più debole.
Anche per questo l’1 a 1 contro il Pescara, in casa Palermo, ha lasciato l’amaro in bocca: si perchè basta uno sguardo veloce alla classifica, per capire come due punti in più avrebbero condotto i rosa allo scontro diretto del 7 gennaio in casa dell’Empoli, in modo decisamente diverso e con la possibilità di effettuare il sorpasso.
E invece la squadra di Corini andrà a giocarsela con 4 lunghezze in meno rispetto ai toscani: sarà una sfida da dentro fuori, dove il tecnico rosanero spera di arrivare con qualche rinforzo in più.
Le tappe sono scritte e non sono molte: la pausa dovrà servire per rinforzare la squadra, magari provando ad avere qualche nuovo innesto già ad Empoli. A prescindere dal mercato, però, quella del 7 gennaio, più di quella contro il Pescara, è una partita che il Palermo non può sbagliare, altrimenti la corsa salvezza si complicherebbe moltissimo.
La buona notizia, comunque, è che Corini è riuscito a dare un’identità a una squadra con notevoli lacune tecniche. Il lavoro dell’allenatore non si discute, adesso però toccherà alla società e al presidente Zamparini fornire quel ‘quid’ in più che, fin ora, è stato il grande assente.
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