All’indomani del partecipatissimo appuntamento di piazza che ha visto un migliaio di donne palermitane invadere le strade della città per prendere parte al corteo del 24 novembre contro la violenza maschile, di genere e razzista e i governi che la legittimano, l’Assemblea Contro la Violenza Maschile sulle Donne torna sul tema della pubblicità sessista.
Una delle forme in cui la violenza maschile si traduce è, appunto, lo sfruttamento del corpo femminile per finalità commerciali, tema rispetto al quale le donne dell’Assemblea si sono più volte schierate contro sanzionando vari maxi cartelloni presenti in città e recanti l’utilizzo improprio del corpo femminile.
Azioni simboliche volte a manifestare il proprio dissenso e che andavano a colmare le lacune di una amministrazione disattenta e disinteressata. La questione torna alla ribalta, oggi, in relazione alla pubblicità dell’azienda Lubran, comparsa in più punti della città la settimana scorsa, anche questa volta sistematicamente oscurata dalle donne dell’Assemblea ma, ad ora, non ancora rimossa dagli organi amministrativi.
“Riteniamo inammissibile la concessione,ancora una volta, da parte dell’amministrazione, di spazi pubblici per l’esposizione di messaggi di tal genere e altresi inammissibile è il perdurare della loro presenza nonostante il nostro intervento. Come mai l’amministrazione non ha ancora rimosso i cartelloni pubblicitari come hanno fatto a Milano? Nonostante la maggioranza dica di essere contro la violenza sulle donne, nei fatti non interviene e sta con le mani in mano. Ciò che vogliamo è una risposta, una presa di posizione chiara da parte degli organi amministrativi in relazione sia alla questione generale che allo specifico caso. Noi, da parte nostra, manterremo sempre alta la guardia” afferma Claudia Borgia dell’Assemblea Contro la Violenza Maschile sulle Donne.
Da anni ormai la città è animata da un percorso di lotta e sensibilizzazione portato avanti nelle scuole e nelle università, nelle strade e nelle piazze che mira a far comprendere come la violenza sulle donne sia assolutamente strutturale al sistema stesso e a far emergere la necessità del protagonismo delle donne, la necessità di un lavoro costante che miri a smantellare l’attuale status quo intriso di maschilismo e patriarcato in cui sempre più evidente è il legame fra razzismo, sessismo e sfruttamento su cui esso si poggia.
Uno Stato di Agitazione Permanente, dunque, che vede le donne impegnate giornalmente al di là di specifiche scadenze. “Lo Stato di Agitazione permanente continua, anzi, è appena cominciato. Abbiamo l’urgenza di ridisegnare la temporalità della nostra lotta perché più i tempi si fanno bui più è necessario serrare in una stretta morsa la controparte senza dargli tregua alcuna” continua Claudia Borgia.
Per l’appunto, oggi pomeriggio alle ore 16.00 presso l’aula autogestita di Scienze politiche (collegio San Rocco, via Maqueda) l’Assemblea Contro la Violenza Maschile sulle Donne ha indetto una assemblea per la discussione e l’organizzazione collettiva delle prossime iniziative di lotta.
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