La serata di giovedì 20 giugno è targata Palermo Pride: a partire dalle 18 lo Spazio Averna dei Cantieri Culturali alla Zisa si colora di arcobaleno con il party “Feel the Pride” in compagnia della drag Farida Kant, finalista dello show televisivo Drag Race Italia, il ballerino di voguing di caratura europea Kenjii Benjii, la cantautrice Valeria Corso e il cantautore Yasper. Musica e paillettes, danza e celebrazione: la comunità Lgbt+ e tutte le persone alleate e festaiole non possono mancare all’evento che ricalca il fortunato party da migliaia di presenze che nell’inverno 2023 è stato ospitato dal noto locale I Candelai, “Feel the Vibe” e che in questa occasione si manifesta con un titolo in linea con la bandiera rainbow: “Feel the Pride”, senti l’orgoglio e, perché no, contribuisci al sostegno del Palermo Pride.

Il Palermo Pride 2024

Il corteo, i flash mob e gli interventi politici di sabato 22 ma anche i party ufficiali, dibattiti che spaziano dai diritti in Tunisia, la violenza di genere sul lavoro, all’urbanistica, performance, incontri e proiezioni con focus sulle Ballroom, sulla musica Techno e storia dell’arte e poi laboratori per l’infanzia, stand up comedy, drag show e gli eventi “off” diffusi in spazi extra della città: è il Palermo Pride 2024.

I carri in città

Sabato 22 giugno saranno oltre 11 i carri che attraverseranno Palermo per il corteo del Pride che si chiuderà con un party a cura di Popshock ai Cantieri Culturali alla Zisa allestiti per il Village, insieme alle madrine del 2024: la cantante Bigmama e l’attrice Simona Malato, che si riconosce nel claim scelto per quest’anno dal coordinamento: La rabbia non ci basta. “vuol dire che non siamo più disposte alla violenza”, sottolinea. “Quest’anno è il secondo Pride dall’inizio del Governo Meloni: un Governo con aperte simpatie neofasciste, quello più a destra dell’intera storia repubblicana – afferma la coordinatrice Daniela Tomasino – non possiamo negare che la situazione dei diritti umani, civili e sociali sia peggiorata, soprattutto per le minoranze e per le donne: dal diritto all’aborto fino alla libertà di stampa, l’Italia sta subendo un duro attacco nei suoi principi ed è per questo che scendiamo in piazza”.